Le rocce che emersero dal mare e cambiarono per sempre la leggenda di Catania

Sulla costa di Catania, un gruppo di scogli basaltici ha ispirato miti, libri e film. Storia vera e curiosità di Aci Trezza.

20 novembre 2025 12:00
Le rocce che emersero dal mare e cambiarono per sempre la leggenda di Catania - Foto: Emilioba93/Wikipedia
Foto: Emilioba93/Wikipedia
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Tra mito e lava, dove tutto ha avuto inizio

Sulla costa orientale della Sicilia, a pochi chilometri da Catania, si trova un luogo dove geologia e leggenda si intrecciano in modo unico.
Davanti alla riva, le acque azzurre del mare custodiscono sette faraglioni neri: sono le Isole dei Ciclopi, formazioni basaltiche nate da antiche colate dell’Etna.

Ogni roccia racconta una parte di un antico mito. Secondo Omero, da questo tratto di mare Polifemo scagliò massi contro Ulisse in fuga. Ma dietro il fascino del racconto, c’è la scienza vulcanica: le ricerche confermano che i faraglioni sono il risultato di eruzioni sottomarine esplosive, che hanno plasmato il paesaggio milioni di anni fa.

Sulla riva, il borgo che li fronteggia vive un ritmo sospeso tra mare e pietra. Le barche dei pescatori si alternano a terrazze bianche, e il basalto nero affiora ovunque: nei muri, nelle scalinate, nei moli. È un paesaggio che parla di tempo, di fatica e di una convivenza antica con il vulcano.

Il borgo che ha incantato scrittori e registi

Il nome di questo luogo è Aci Trezza, una frazione marina del comune di Aci Castello.
La sua storia è intimamente legata al mare e alla letteratura. Qui, Giovanni Verga ambientò il celebre romanzo I Malavoglia, trasformando un piccolo villaggio di pescatori in simbolo universale di dignità e sacrificio.

Passeggiare sul lungomare significa ripercorrere le stesse strade narrate dallo scrittore: la Casa del Nespolo, oggi museo, conserva arredi e oggetti legati ai personaggi del romanzo.
Anche il cinema ha reso omaggio a questo borgo: nel 1948, Luchino Visconti girò La terra trema, capolavoro del neorealismo italiano, scegliendo gli abitanti del luogo come attori.

Ma Aci Trezza è anche scienza viva. Le colonne basaltiche, la morfologia dei faraglioni e i fondali marini sono studiati da geologi di tutto il mondo.
Il piccolo Museo dell’Isola Lachea, gestito dall’Università di Catania, custodisce fossili, minerali e campioni biologici che raccontano la storia naturale del mare dei Ciclopi.

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