Il litorale che nacque dal fuoco: la spiaggia che ha cambiato per sempre il volto di Catania

La Plaia di Catania, nata dalle lave dell’Etna, è oggi una distesa dorata che nasconde un’origine geologica sorprendente e una curiosità finale.

20 novembre 2025 15:00
Il litorale che nacque dal fuoco: la spiaggia che ha cambiato per sempre il volto di Catania - Foto: andrea/Wikipedia
Foto: andrea/Wikipedia
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Quando la sabbia nacque dal vulcano

A sud del centro di Catania si estende la Plaia, una lunga striscia di sabbia dorata che corre per chilometri fino alla foce del fiume Simeto. Oggi è sinonimo di mare e stabilimenti balneari, ma pochi sanno che la sua origine è tutt’altro che ordinaria: questa costa nacque da una storia di fuoco, non d’acqua.

La Plaia, infatti, deve la sua esistenza alle eruzioni antiche dell’Etna. Nei secoli, le colate laviche hanno spinto il profilo della costa sempre più verso il mare, fino a formare un tratto pianeggiante che, grazie all’azione del vento e del tempo, si è trasformato in sabbia vulcanica. L’attuale distesa è quindi il risultato di millenni di trasformazioni geologiche, un equilibrio sottile tra l’energia distruttrice del vulcano e la forza modellatrice del mare Ionio.

La Playa di Catania—come viene chiamata localmente—non è solo un luogo di svago estivo, ma anche un laboratorio naturale. Gli studiosi la considerano una delle più vaste spiagge sabbiose di origine vulcanica in Sicilia. La sua sabbia, fine e scura, testimonia la lunga relazione tra Etna e mare, un rapporto che ha determinato non solo la morfologia del territorio ma anche la sua vocazione turistica.

Dal porto antico alla nuova frontiera della città

La Plaia segna da secoli la frontiera meridionale di Catania. Già in epoca romana la zona era popolata da piccoli insediamenti e approdi, poi trasformati nei secoli in punti di pesca e commercio. Dopo il devastante terremoto del 1693, le ricostruzioni barocche portarono l’attenzione verso l’entroterra, lasciando il litorale per secoli quasi disabitato.

Fu solo nel Novecento che la Plaia iniziò a cambiare volto. La crescita urbanistica di Catania, la costruzione dell’aeroporto di Fontanarossa e le nuove infrastrutture spinsero la città a riappropriarsi del mare. Nacquero così stabilimenti, campeggi e lidi che ancora oggi punteggiano il litorale. Nonostante la modernità e le alterazioni urbanistiche, la Plaia conserva la sua impronta primordiale: sabbia lavica, dune, macchia mediterranea e un tratto finale protetto, quello dell’Oasi del Simeto, dove la natura torna a dominare incontrastata.

Oggi questa zona rappresenta un ponte tra il paesaggio urbano e quello naturale, una cerniera fra la città e la Piana di Catania. La spiaggia continua a trasformarsi, come se il respiro del vulcano la modellasse ancora.

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