Un’arte che pochi conoscono veramente | Ecco il mestiere che sta scomparendo

Scopri l'arte del ricamo siciliano, dalle sue antiche tecniche come lo sfilato e il merletto a tombolo, alle tradizioni catanesi che hanno tramandato questi preziosi motivi attraverso le generazioni.

A cura di Paolo Privitera
17 maggio 2025 12:00
Un’arte che pochi conoscono veramente | Ecco il mestiere che sta scomparendo - Foto: Dub/Wikipedia
Foto: Dub/Wikipedia
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Il ricamo siciliano è una delle espressioni più autentiche dell'artigianato isolano, un'arte che ha attraversato i secoli mantenendo intatta la sua bellezza e complessità. Questa tradizione, profondamente radicata nella cultura locale, ha visto l'evoluzione di diverse tecniche e motivi decorativi, ciascuno con una storia unica da raccontare.​

Origini storiche del ricamo in Sicilia

Le radici del ricamo siciliano affondano nel IX secolo, durante la dominazione musulmana. In questo periodo, a Palermo fu istituito il "Tiraz", un laboratorio di tessitura e ricamo annesso al Palazzo Reale, dove abili artigiani creavano manti cerimoniali di straordinaria fattura. La parola "ricamo" stessa deriva dall'arabo "raqm", che significa "segno" o "disegno" .​

Tecniche tradizionali del ricamo siciliano

Tra le numerose tecniche sviluppate nell'isola, due spiccano per la loro raffinatezza:​

  • Sfilato Siciliano: Questa tecnica prevede la sfilatura di fili dalla tela di lino per creare una sorta di rete, successivamente "intramata" per formare motivi decorativi come fiori, foglie e rosoni. Esistono vari metodi di sfilato, tra cui il 400, il 500 e il 700, ciascuno con peculiarità specifiche .​
  • Merletto a Tombolo: Realizzato utilizzando un cuscino cilindrico (il tombolo) e numerosi fuselli, questa tecnica permette di creare pizzi finissimi attraverso l'intreccio di fili di cotone o lino, spesso seguendo modelli in cartoncino .​

Il ricamo a Catania e provincia

Nella zona di Catania, l'arte del ricamo ha avuto un ruolo significativo. A Mirabella Imbaccari, nel 1910, la nobildonna catanese Angelina Auteri fondò l'"Opera del Tombolo", un'associazione che insegnava alle giovani donne locali l'arte del merletto a tombolo, offrendo loro un'opportunità di emancipazione attraverso il lavoro artigianale .​

Il ruolo sociale del ricamo

Il ricamo non era solo un'attività artistica, ma anche un momento di socializzazione. Le donne si riunivano davanti alle proprie case, condividendo tecniche, storie e creando una rete di supporto reciproco. Queste riunioni rappresentavano un vero e proprio rito comunitario, rafforzando i legami sociali all'interno dei quartieri .​

Conservazione e valorizzazione dell'arte del ricamo

Per preservare questa tradizione, sono stati istituiti musei dedicati, come il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano a Chiaramonte Gulfi. Inoltre, diverse associazioni e scuole continuano a promuovere l'insegnamento delle tecniche tradizionali, garantendo che l'arte del ricamo venga tramandata alle future generazioni .​

Curiosità

Sei pronto a scoprire che il ricamo siciliano è stato inserito nel Registro delle Eredità Immateriali dell'UNESCO nel 2007? Questo riconoscimento sottolinea l'importanza culturale e storica di questa arte, evidenziando la necessità di preservarla per le generazioni future

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