A Catania c'è una strada che ti lascia senza fiato | Ecco la perla barocca che sta conquistando anche l’Europa

A Catania esiste una via barocca che incanta turisti e studiosi. Via Crociferi è una perla architettonica amata da critici di tutta Europa.

A cura di Paolo Privitera
05 luglio 2025 21:00
A Catania c'è una strada che ti lascia senza fiato | Ecco la perla barocca che sta conquistando anche l’Europa - Foto: Mattia Luigi Nappi/Wikipedia
Foto: Mattia Luigi Nappi/Wikipedia
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Un gioiello barocco nato dalla “rinascita” di Catania

Dopo il terribile terremoto del 1693, la città fu ridisegnata in stile tardo-barocco. Via Crociferi venne tracciata nel XVIII secolo come asse scenografico di 410 m e oggi è inserita fra le “Città tardo barocche del Val di Noto”, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Sul breve tratto si affacciano San Benedetto, San Francesco Borgia, San Giuliano e San Camillo: un concentrato d’arte sacra senza eguali in Sicilia. La prima, San Benedetto, è celebre per la “Scalinata dell’Angelo” in marmo.Di fronte, la facciata gesuitica di San Francesco Borgia domina la via con due scaloni monumentali.

L’arco delle Benedettine: ponte segreto di clausura

All’ingresso sud si erge l’arco di San Benedetto, che collega la “Badia Grande” alla “Badia Piccola” permettendo alle monache di attraversare la strada senza uscire dal convento. È uno degli scorci più fotografati dai viaggiatori che visitano Catania.

Molti dettagli architettonici – balconi, mascheroni, cornici – si devono a Giovanni Battista Vaccarini, l’architetto che plasmò la “nuova” Catania barocca con l’uso sapiente della pietra lavica e del bianco calcare.

Un set naturale per cinema e TV

La straordinaria continuità stilistica ha trasformato la via in location privilegiata di film, documentari e produzioni RAI, fra cui alcune puntate de “Il Commissario Montalbano” — scelta dovuta alla luminosità e all’assenza di insegne moderne. Ogni 5–6 febbraio, durante la processione interna, il fercolo d’argento della patrona percorre Via Crociferi e sosta davanti a San Benedetto: da dietro le grate, le monache di clausura intonano antichi canti, momento che migliaia di catanesi considerano il culmine emotivo dei festeggiamenti.

Curiosità: un museo a cielo aperto

Oggi la via è pedonale per gran parte della giornata e accoglie visite guidate serali che ne evidenziano i contrasti cromatici fra basalto e stucchi. Progetti comunali e FAI puntano a valorizzarla come “corridor of light” con eventi di illuminotecnica artistica.

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