Un luogo che racconta una storia inquietante | Cosa sta succedendo davvero al Bastione degli Infetti di Catania
Scopri la storia del Bastione degli Infetti di Catania: da lazzaretto del XVI secolo a simbolo di rinascita urbana.

Un bastione tra storia e leggenda
Nel cuore del quartiere Antico Corso di Catania si erge il Bastione degli Infetti, una delle poche testimonianze visibili delle antiche mura cinquecentesche della città. Costruito nel 1556 su ordine del viceré Juan de Vega, il bastione faceva parte del sistema difensivo voluto da Carlo V per proteggere la città dalle incursioni turche .
Il nome "degli Infetti" deriva dal suo utilizzo durante l'epidemia di peste del 1576, quando fu adibito a lazzaretto per isolare gli ammalati . La struttura, realizzata in pietra lavica, rappresenta un esempio significativo di architettura militare dell'epoca.
Il ruolo nella difesa della città
Il Bastione degli Infetti non fu solo un presidio sanitario, ma anche un elemento chiave nella difesa della città. Durante l'eruzione dell'Etna del 1669, la colata lavica minacciò Catania, ma il bastione contribuì a deviare il flusso della lava, salvando parte dell'abitato . Questo evento rafforzò il legame tra la struttura e la memoria collettiva dei catanesi.
Dall'abbandono alla valorizzazione
Nel corso dei secoli, il bastione subì un progressivo degrado, complice l'espansione urbana e la mancanza di interventi conservativi. Solo recentemente, grazie a iniziative di recupero e valorizzazione, è stato restituito alla cittadinanza come spazio pubblico . Oggi, il Bastione degli Infetti ospita eventi culturali e rappresenta un punto di incontro tra passato e presente.
Curiosità: il lago di Nicito
Poco distante dal bastione, un tempo esisteva il lago di Nicito, formato da un'antica eruzione vulcanica. Il lago fu colmato dalla lava durante l'eruzione del 1669, lo stesso evento che minacciò Catania e che vide il Bastione degli Infetti giocare un ruolo cruciale nella protezione della città .