Un dato scioccante che fa riflettere | Svelato perché la Sicilia legge così poco ed è alla deriva culturale
Uno studio dell’Associazione Italiana Editori mostra il divario nella lettura tra Nord e Sud Italia. In Sicilia si legge poco, ma i giovani fanno ben sperare. Ecco i numeri e le cause.

Un dato sconfortante: il Sud legge meno (e la Sicilia ancora meno)
L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha recentemente pubblicato dati aggiornati sulle abitudini di lettura in Italia, e per la Sicilia le notizie non sono buone. Solo il 60% dei siciliani ha aperto almeno un libro nell’ultimo anno, contro il 62% del Sud e cifre ben più alte nel Centro-Nord.
Ma attenzione: “aprire un libro” non significa necessariamente averlo letto per intero. E non tutti i testi hanno lo stesso peso formativo o culturale.
Libri, edicole e librerie sempre più rari
Uno dei principali ostacoli alla lettura nell’isola è l’accessibilità fisica ai libri: edicole e librerie stanno chiudendo a ritmi preoccupanti in molte aree, soprattutto nei piccoli comuni.
Il risultato? Un circolo vizioso in cui meno accesso corrisponde a meno lettura e meno interesse. In molte zone interne, la carta stampata è ormai appannaggio di pochissimi anziani, con scarsa dimestichezza con il digitale.
Lettori occasionali e patrimonio librario datato
Nel Sud e nelle Isole si legge meno e in modo più discontinuo: il 37% dei lettori legge al massimo 3 libri l’anno. I lettori “forti” (oltre 12 libri l’anno), sono solo l’8%: dato in linea con il resto del paese, ma numericamente minoritario.
Anche le biblioteche faticano a stare al passo: il patrimonio librario in Sicilia è mediamente più vecchio e meno aggiornato rispetto al Centro-Nord.
- Media Sicilia: 1.763 libri per 1.000 abitanti
- Media Centro-Nord: 3.244 libri per 1.000 abitanti
Accessi in biblioteca: un altro campanello d’allarme
Il numero di accessi alle biblioteche in Sicilia è quasi sei volte inferiore rispetto alla media nazionale.
- Sicilia: 98 accessi ogni 1.000 abitanti
- Italia: 568 accessi
- Centro-Nord: 774 accessi
Nonostante la presenza di archivi storici e collezioni di valore, l’uso reale e quotidiano delle biblioteche è molto limitato.
Giovani siciliani, i veri lettori del domani
C’è però una nota positiva: i giovani siciliani leggono di più.
- Tra i 15 e i 17 anni: l’86% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno
- Tra i 18 e i 24 anni: 79%
Segno che scuole, insegnanti e famiglie stanno giocando un ruolo fondamentale nella formazione di nuove abitudini culturali.
Cosa chiedono i siciliani? Più cultura, più libri
Se è vero che la Sicilia legge meno, è anche vero che una parte della popolazione è consapevole del problema.
Molti cittadini si dichiarano insoddisfatti dell’offerta culturale presente nella regione e chiedono più librerie, eventi e biblioteche moderne. Il seme per cambiare c’è. Bisogna solo coltivarlo.