A Catania c'è una scalinata che pochi conoscono | Dove si trova, come si chiama e come arrivarci

A Catania la Scalinata Alessi collega via Crociferi a piazza Università: arte barocca, reperti romani, movida catanese e riti di Sant’Agata in un solo, sorprendente punto.

A cura di Paolo Privitera
05 luglio 2025 12:00
A Catania c'è una scalinata che pochi conoscono | Dove si trova, come si chiama e come arrivarci - Foto: Roberta Schilirò
Foto: Roberta Schilirò
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La Scalinata Alessi s’inerpica per circa quaranta gradini tra piazza Università e via Crociferi, regalando in pochi metri una vista fuori scala sul barocco catanese e sull’Etna in lontananza. È oggi uno dei passaggi pedonali più fotografati del centro storico di Catania.

Origini medievali, cuore barocco

Nonostante l’aspetto settecentesco, la scalinata nasce in epoca medievale come “salita Castellammare” e viene inglobata nella ricostruzione post-terremoto del 1693 che trasformò Catania in capitale del barocco. Oggi misura circa 90 metri di percorso scalettato fra basalto lavico e pietra calcarea. A sinistra si alza la Chiesa di San Benedetto, celebre per la “Scalinata dell’Angelo”; a destra il Palazzo Zappalà Tornabene ospita ancora stucchi e soffitti affrescati. Ogni gradino è dunque un piedistallo panoramico sull’opulenza barocca che valse a via Crociferi il marchio UNESCO.

Il segreto sotterraneo: un pavimento romano del I secolo

Durante i lavori fognari anni ’80 emerse, due metri sotto il piano di calpestio, un mosaico policromo di età imperiale chiamato “Portico dell’Atleta”. Per proteggerlo la scalinata venne rialzata di oltre un metro, creando un accesso ipogeo ancora chiuso al pubblico ma pronto per futuri restauri. Negli ultimi anni la Alessi è diventata punto d’incontro della comunità LGBTQIA+ e location di eventi culturali open-air: dj-set, letture, performance che animano le serate catanesi in un inedito mix fra pietra lavica e street culture.

Tra storia, movida e futuro museo

Oggi la scala è pedonale di sera, ospita locali storici (tra cui l’iconico Nievski) e set fotografici; domani potrebbe diventare l’ingresso a un micro-museo archeologico dedicato al mosaico romano, progetto già in cerca di fondi regionali. Per questo ogni gradino vale doppio: bellezza sopra, memoria sotto.

Curiosità

Nel 2017 la Soprintendenza ai Beni Culturali ha proposto di installare una passerella trasparente che permetta ai visitatori di scendere dalla scalinata direttamente sopra il mosaico romano: un ponte di vetro tra l’antica “Catina” e la Catania barocca in meno di cinque metri di dislivello!

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