La meteorologia sull’Etna | Come si misurano vento, pioggia e neve sul vulcano attivo che domina Catania
Dalle stazioni meteo ai sensori satellitari, l’Etna viene monitorato ogni giorno da meteorologi e scienziati. Ecco come i catanesi conoscono il “tempo” del loro vulcano.

Un laboratorio naturale a cielo aperto
L’Etna, con i suoi 3.324 metri, non è solo il vulcano attivo più alto d’Europa: è anche uno dei luoghi più complessi e affascinanti per chi studia il clima.
Grazie alla sua altitudine, posizione geografica e attività vulcanica, l’Etna ospita microclimi estremi, che variano in pochi chilometri: dalla vegetazione mediterranea alle nevi perenni, passando per deserti lavici, boschi, umidità e vento fortissimo.
Per questo, l’area etnea è monitorata da una delle reti meteorologiche più articolate della Sicilia, usata non solo dai vulcanologi e climatologi, ma anche da escursionisti, agricoltori e catanesi che vogliono salire in quota in sicurezza.
Le stazioni meteo sul vulcano: dove sono e cosa misurano
Sull’Etna sono attive numerose stazioni meteorologiche automatiche, installate a diverse altitudini e lati del vulcano. Le principali si trovano a:
- Quota 1.500 m (Piano Provenzana)
- Quota 1.910 m (Rifugio Sapienza)
- Quota 2.900 m (Torre del Filosofo)
Queste stazioni misurano in tempo reale:
- temperatura dell’aria e del suolo
- umidità relativa
- velocità e direzione del vento
- quantità di pioggia e neve
- radiazione solare e UV
Tutti questi dati vengono raccolti e trasmessi a istituti come INGV Catania, Meteo Sicilia, CNR, Protezione Civile Regionale, e talvolta messi a disposizione dei cittadini.
Vento e neve: gli elementi chiave del “tempo etneo”
Il vento è uno degli elementi più estremi dell’Etna: in quota può superare i 100 km/h, rendendo inaccessibili i crateri anche in giornate apparentemente serene.
Le correnti principali sono:
- lo scirocco da sud-est, caldo e umido
- la tramontana da nord, fredda e secca
- il maestrale, forte e turbolento
Durante l’inverno, la neve può raggiungere anche i 5 metri nei canaloni della Valle del Bove, rendendo l’Etna una delle poche aree dell’Italia meridionale con attività sciistica.
Curiosità: l’Etna è il luogo con la maggiore escursione termica verticale della Sicilia
Salendo da Catania (sul mare) fino alla vetta dell’Etna, si possono osservare variazioni di temperatura anche superiori ai 25°C in meno di un’ora di tragitto.
Questo fa del vulcano un caso di studio unico per la meteorologia mediterranea: è uno dei pochissimi luoghi in Europa dove in estate si può stare in maglietta in città e con la giacca a vento sulla vetta nello stesso giorno.
Le sue condizioni climatiche estreme sono oggi utilizzate anche per testare strumentazioni meteo di nuova generazione, grazie alle collaborazioni tra università e centri di ricerca internazionali.