La chiesa di San Camillo dei Crociferi | Uno dei gioielli barocchi meno conosciuti di Catania
Nel cuore del centro storico di Catania, tra le curve eleganti di via Crociferi, si nasconde uno dei gioielli barocchi più raffinati e meno visitati della città: la chiesa di San Camillo.

Un capolavoro barocco nell’ombra dei percorsi turistici
Passeggiando per via Crociferi, considerata una delle strade barocche più belle d’Italia, l’occhio è subito catturato da edifici sontuosi, archi, conventi e chiese seicentesche. Ma in pochi si fermano davanti alla chiesa di San Camillo dei Crociferi, gioiello architettonico inserito nel cuore del centro storico di Catania, sconosciuto a molti catanesi.
Questa chiesa è un esempio raffinato di barocco catanese post-terremoto del 1693, costruita dai Padri Crociferi (Camilliani), ordine religioso dedito all’assistenza dei malati e moribondi.
Storia e costruzione: un’opera nata dall’assistenza ai malati
La costruzione della chiesa iniziò nel 1735 su progetto di Francesco Battaglia, lo stesso architetto che contribuì alla ricostruzione della Catania barocca.
I Padri Crociferi, arrivati in città all’inizio del Settecento, scelsero questo punto strategico per aprire il loro ospedale e luogo di culto.
La facciata è in pietra calcarea chiara, semplice ma armoniosa, mentre l’interno stupisce per l’eleganza dell’impianto a navata unica, decorato con stucchi bianchi e ori, altari marmorei e un pregevole affresco sulla volta.
Gli interni: un tripudio di luce, silenzio e arte sacra
La chiesa di San Camillo è caratterizzata da:
- un coro ligneo sopraelevato
- un altare maggiore in marmo policromo, finemente decorato
- affreschi settecenteschi, attribuiti a Matteo Desiderato
- una tela del 1763 che raffigura San Camillo che assiste i malati
Particolarmente suggestiva è la luce naturale che penetra dai finestroni laterali, riflettendosi sul marmo bianco e oro, creando un effetto mistico e teatrale, tipico del barocco catanese.
Una chiesa viva nel cuore di via Crociferi
Oggi, la chiesa di San Camillo è affidata all’Ordine dei Camilliani e viene riaperta in occasione di eventi religiosi e culturali.
È possibile visitarla in alcune giornate speciali, come le aperture FAI, oppure in concomitanza con iniziative promosse dal Comune o dalla Curia.