Gli archivi storici catanesi | Dove si custodisce la memoria documentale della città e del popolo etneo
Dagli atti medievali alle fotografie del Novecento, gli archivi storici catanesi conservano il cuore della memoria della città. Un tesoro ancora poco conosciuto dai catanesi.

La memoria di Catania è scritta, conservata e ancora viva
Cosa raccontano i documenti antichi? Le carte, i registri, i testamenti, gli atti notarili e le mappe?
A Catania, la risposta è nascosta in luoghi silenziosi e affascinanti: gli archivi storici, veri e propri scrigni della memoria collettiva, dove si conservano secoli di vita cittadina, sociale, religiosa, amministrativa e culturale.
Pochi catanesi sanno che in città esistono diversi archivi storici pubblici e ecclesiastici, aperti alla consultazione di studiosi, studenti e semplici curiosi.
L’Archivio di Stato di Catania: il cuore della documentazione storica
Il più importante è l’Archivio di Stato di Catania, con sede in via Vittorio Emanuele II, all’interno dell’ex monastero dei Benedettini.
Istituito nel 1812, conserva oltre 25 chilometri lineari di documenti, con fondi che coprono dal Trecento al Novecento.
Tra i pezzi più importanti:
- i documenti della Real Cancelleria del Regno di Sicilia
- gli atti notarili catanesi dal 1500 in poi
- archivi delle corporazioni religiose soppresse
- registri catastali, giudiziari, scolastici e militari
Il materiale è consultabile in sala studio, spesso su prenotazione, con l’ausilio di inventari e guide.
Gli altri archivi storici della città
Oltre all’Archivio di Stato, esistono altre istituzioni fondamentali:
- Archivio Storico Comunale: ospitato a Palazzo degli Elefanti, conserva atti municipali, delibere, planimetrie e carte della pubblica amministrazione dal XVII secolo in poi.
- Archivio Storico Diocesano: conserva documenti ecclesiastici, come atti matrimoniali, battesimali e processi canonici, utilissimi per studi genealogici.
- Archivio della Soprintendenza ai Beni Culturali: raccoglie pratiche e schede relative a beni architettonici, restauri e scavi archeologici nella provincia.
- Biblioteca Ursino Recupero (Monastero dei Benedettini): ospita manoscritti, incunaboli e raccolte private.
Un patrimonio ancora poco conosciuto dai catanesi
Molti catanesi non sanno che possono accedere a questi archivi gratuitamente, per ricerche familiari, scolastiche o storiche.
Le scuole spesso organizzano visite guidate per mostrare come si conservano e si leggono i documenti del passato.
Negli ultimi anni, grazie a progetti di digitalizzazione, alcuni fondi sono accessibili anche online, rendendo possibile una consultazione da remoto.