Catania tremò come mai prima | I terremoti che cambiarono la storia della città e che non ti hanno raccontato
Scopri i terremoti più devastanti che hanno colpito Catania nel corso dei secoli, segnando profondamente la storia e l'architettura della città etnea.

Un territorio ad alta sismicità
La Sicilia orientale, e in particolare la zona di Catania, è storicamente una delle aree più sismiche d'Italia. La sua posizione, al confine tra la placca africana e quella euroasiatica, la rende vulnerabile a terremoti di notevole intensità.
Sei pronto a scoprire come questi eventi hanno plasmato la storia e l'urbanistica della città?
Il terremoto del 4 febbraio 1169
Uno dei primi terremoti documentati nella zona catanese risale al 4 febbraio 1169. Sebbene le fonti dell'epoca siano limitate, si stima che la scossa abbia avuto una magnitudo significativa, causando la morte di circa 15.000 persone e la distruzione di numerosi edifici, tra cui la Cattedrale di Sant'Agata.
Il sisma del 9 e 11 gennaio 1693
Il terremoto del Val di Noto dell'11 gennaio 1693 è considerato il più potente mai registrato in Italia, con una magnitudo stimata tra 7.4 e 7.7. La scossa devastò oltre 70 città e villaggi, causando circa 60.000 vittime, di cui 12.000 solo a Catania, pari al 63% della popolazione dell'epoca. La città fu praticamente rasa al suolo, e la ricostruzione seguì un nuovo impianto urbanistico in stile barocco siciliano, visibile ancora oggi nel centro storico.
Il terremoto del 20 febbraio 1818
Un altro evento significativo colpì la Sicilia orientale il 20 febbraio 1818, con una magnitudo stimata di 7.2. Questo terremoto causò gravi danni in diverse località, tra cui Catania, Siracusa e Noto, provocando numerose vittime e ulteriori distruzioni in una regione già segnata da eventi sismici precedenti.
Il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908
Sebbene l'epicentro fosse nello Stretto di Messina, il terremoto del 28 dicembre 1908 (magnitudo 7.1) ebbe effetti devastanti anche nel catanese. Le onde sismiche e il successivo tsunami causarono danni significativi lungo la costa ionica, mettendo in evidenza la vulnerabilità sismica dell'intera area.