Cancellato dalla lava, dimenticato da tutti | Il lago scomparso di Catania che nessuno racconta

Scopri la storia del Lago di Nicito, un tempo luogo ameno alle porte di Catania, scomparso sotto la lava dell'eruzione dell'Etna del 1669, e le sue tracce ancora presenti nella memoria dei catanesi.

A cura di Paolo Privitera
14 maggio 2025 21:00
Cancellato dalla lava, dimenticato da tutti | Il lago scomparso di Catania che nessuno racconta -
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Catania, città dalle mille sfaccettature, custodisce storie affascinanti e talvolta dimenticate. Tra queste, spicca quella del Lago di Nicito, uno specchio d'acqua che un tempo impreziosiva il paesaggio urbano. Sei pronto a scoprire come un lago possa scomparire e lasciare comunque un'impronta indelebile nella memoria collettiva dei catanesi?​

La nascita del lago di Nicito

Il Lago di Nicito si formò a seguito di un'antica eruzione dell'Etna che, colpendo il corso del fiume Amenano nei pressi dell'attuale Piazza Santa Maria di Gesù, creò uno sbarramento naturale. Questo portò alla nascita di un lago con una circonferenza di circa 6 chilometri e una profondità di oltre 15 metri. Circondato da colline e vegetazione rigogliosa, divenne ben presto un luogo ameno, adornato da ville e giardini, ritrovo della società catanese dell'epoca. ​

Il lago nella vita dei catanesi

Il lago non era solo un elemento paesaggistico, ma svolgeva un ruolo significativo nella vita sociale e culturale di Catania. Nel 1556, ad esempio, il viceré di Sicilia Juan de Vega fece erigere il Bastione degli Infetti di fronte al lago, come parte delle fortificazioni cittadine. Inoltre, il lago ospitava eventi e celebrazioni; si racconta che l'8 settembre 1652, in occasione della festa della Madonna, vi si tenne una maestosa regata navale, testimoniando l'importanza del lago nelle tradizioni locali. ​

L'Eruzione del 1669 e la scomparsa del lago

La tranquillità del Lago di Nicito fu interrotta bruscamente nel 1669, quando una delle più devastanti eruzioni dell'Etna colpì la regione. La colata lavica, avanzando inesorabilmente, raggiunse Catania e, il 15 aprile, si riversò nel lago, colmandolo completamente nel giro di poche ore. Questo evento segnò la scomparsa definitiva del lago, cancellandolo dalla geografia cittadina. ​

Tracce nella memoria cittadina

Sebbene il lago sia scomparso fisicamente, la sua memoria persiste nella toponomastica e nella cultura catanese. L'odierna Via Lago di Nicito collega Piazza Santa Maria di Gesù con Via del Plebiscito, attraversando i quartieri che un tempo si affacciavano sulle sue rive. Questo toponimo funge da ponte tra passato e presente, mantenendo viva la storia di un luogo che, sebbene non più visibile, continua a vivere nella memoria collettiva dei catanesi. ​

Curiosità

Forse non tutti sanno che il nome "Nicito" potrebbe derivare dal greco antico "ἀνίκητος" (aníkētos), che significa "invitto" o "invincibile". Questa etimologia suggerisce un legame profondo tra il lago e la cultura greca, sottolineando l'importanza storica e simbolica che questo specchio d'acqua aveva per la città di Catania. ​

La storia del Lago di Nicito è un esempio emblematico di come la natura e gli eventi storici possano modellare il paesaggio urbano e la memoria collettiva. Anche se il lago non esiste più, la sua eredità perdura, intrecciata indissolubilmente con l'identità culturale di Catania e dei suoi abitanti.

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