Le antiche celebrazioni della vendemmia nel catanese | Storie e segreti di un rito agricolo

Scopri le antiche celebrazioni della vendemmia nel catanese, un rito agricolo intriso di tradizioni, canti e condivisione che ha segnato la storia della comunità locale.

A cura di Paolo Privitera
13 aprile 2025 15:00
Le antiche celebrazioni della vendemmia nel catanese | Storie e segreti di un rito agricolo - Foto: Stefan Kühn/Wikipedia
Foto: Stefan Kühn/Wikipedia
Condividi

La vendemmia nel territorio catanese ha da sempre rappresentato molto più di una semplice attività agricola; è stata un vero e proprio rito collettivo, intriso di tradizioni, canti e momenti di condivisione che hanno scandito la vita rurale della regione.​

La vendemmia: un momento di festa e lavoro

In passato, la vendemmia era considerata la principale fonte di guadagno tra le attività agricole. Coinvolgeva l'intera comunità, inclusi gli strati più umili della società e le donne, che partecipavano attivamente alla raccolta dell'uva. 

La giornata lavorativa iniziava e si concludeva con preghiere di ringraziamento a Dio. Dopo il lavoro, i vendemmiatori recitavano il rosario e poi si dedicavano a canti e balli accompagnati da strumenti come cembali, zufoli, pifferi e cornamuse. Al termine della vendemmia, il padrone regalava alcuni grappoli d'uva ai lavoratori come segno di gratitudine. ​

Il palmento: cuore pulsante della pigiatura

La pigiatura dell'uva avveniva nel palmento, una struttura in muratura con una vasca inferiore dove si raccoglieva il mosto. Sopra, una piattaforma riparata accoglieva il "pistaturi" (pigiatore), che, a gambe nude e con scarponi, pigiava l'uva. Per evitare di scivolare, il pigiatore si teneva a una corda appesa al soffitto e utilizzava un forcone per spingere gli strati di uva pestati nel palmento. ​

Tradizioni e proverbi legati alla vendemmia

La vendemmia era accompagnata da proverbi che ne esaltavano l'importanza e la fatica. Uno di questi recita: "Travagghiu di vinnigna, ti 'signa, ti sgrigna, t'alligna e ti spigna", sottolineando come il lavoro della vendemmia ammaestri, diletti, rinvigorisca e allevi i debiti. ​

La festa della vendemmia a Piedimonte Etneo

Un esempio significativo delle tradizioni legate alla vendemmia nel catanese è la Festa della Vendemmia di Piedimonte Etneo, un piccolo comune in provincia di Catania. Questa celebrazione, che si tiene annualmente tra settembre e ottobre, valorizza i prodotti locali e affonda le sue radici in tradizioni centenarie. 

Situata alle pendici dell'Etna, Piedimonte Etneo gode di un terreno vulcanico ricco di minerali, ideale per la produzione di vini di alta qualità. La festa rappresenta un momento significativo per gli abitanti, trasformando il paese in un animato teatro di eventi culturali, degustazioni e spettacoli musicali, attirando turisti da tutto il mondo. ​

Curiosità: la pigiatura come rito comunitario

Una curiosità legata alla vendemmia nel catanese riguarda la pigiatura dell'uva, che avveniva spesso in un clima di festa. Tradizionalmente, erano le donne sposate o i bambini a pestare l'uva a piedi nudi, simboleggiando la continuità della tradizione e la prosperità futura. Questo momento rappresentava non solo un passaggio fondamentale nella produzione del vino, ma anche un'occasione di socializzazione e rafforzamento dei legami comunitari.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Il Fatto di Catania sui social