Il porto di Ognina e le sue storie di pescatori | Il cuore marinaro di Catania e i segreti che non conosci
Scopri il porto di Ognina a Catania, un luogo dove storia, mito e tradizione dei pescatori si intrecciano, rappresentando il cuore marinaro della città etnea.

Nel cuore di Catania, il porto di Ognina rappresenta da secoli un punto nevralgico per la comunità locale, intrecciando storie di pescatori, miti antichi e trasformazioni storiche. Questo affascinante borgo marinaro, noto anche come "Porto di Ulisse", è un simbolo della tradizione marittima catanese e continua a essere un luogo di riferimento per residenti e visitatori.
Un porto tra mito e storia
La leggenda narra che l'eroe greco Ulisse approdò sulle coste di Ognina durante il suo epico viaggio, conferendo al porto l'appellativo di "Porto di Ulisse". Fondato nel VIII secolo a.C. dai Calcidesi, Ognina divenne rapidamente un importante scalo commerciale, capace di ospitare fino a 300 navi durante l'epoca romana. Questo porto era essenziale per gli scambi e le comunicazioni della città di Katane, l'antica Catania.
Nel corso dei secoli, il porto ha subito numerose trasformazioni, sia per interventi umani che per eventi naturali. Una delle più significative fu l'eruzione dell'Etna del 1381, che seppellì l'antico porto sotto una colata lavica, modificando drasticamente la geografia della zona. Nonostante ciò, Ognina ha mantenuto la sua identità marittima, evolvendosi e adattandosi alle nuove esigenze della comunità.
La vita dei pescatori di Ognina
Il porto di Ognina è da sempre il fulcro della vita dei pescatori catanesi. Le acque ricche di pesce hanno sostenuto generazioni di famiglie dedite alla pesca, creando una cultura e una tradizione profondamente radicate. Tra le famiglie più note spicca quella dei Testa, la cui storia risale al 1800. Per oltre due secoli, i Testa hanno solcato i mari siciliani, specializzandosi nella pesca del tonno rosso e del pesce azzurro. La loro dedizione e maestria hanno contribuito a consolidare la reputazione di Ognina come centro di eccellenza nella pesca.
La giornata tipica di un pescatore di Ognina inizia alle prime luci dell'alba. Le barche, spesso tramandate di generazione in generazione, salpano per le battute di pesca, mentre al ritorno il pescato fresco viene venduto direttamente sul molo o nei mercati locali. Questa routine quotidiana non solo sostiene l'economia locale, ma preserva anche tradizioni e saperi antichi, come l'arte della costruzione e riparazione delle reti e delle imbarcazioni.
Trasformazioni e modernità
Nel tempo, Ognina ha visto una progressiva modernizzazione. Accanto alle tradizionali attività di pesca, il porto ha sviluppato strutture per il diporto nautico, accogliendo imbarcazioni da diporto e offrendo servizi ai diportisti. Nonostante queste evoluzioni, il borgo ha saputo mantenere intatto il suo fascino autentico, con le caratteristiche case dei pescatori e le strette vie che conducono al mare.
La comunità di Ognina celebra con fervore le proprie tradizioni. Una delle manifestazioni più sentite è la Festa della Madonna di Ognina, conosciuta come "A Bammina". Ogni anno, l'8 settembre, la statua della Madonna viene portata in processione per le vie del borgo e sul mare, a bordo di barche addobbate a festa. Questa celebrazione rappresenta un momento di profonda devozione e unione per i catanesi, rafforzando il legame tra la comunità e il mare.
Curiosità: lo "Scacco di Ognina"
Un episodio storico di rilievo legato al porto di Ognina è lo "Scacco di Ognina", una battaglia navale combattuta il 27 maggio 1357 tra le flotte angioine e aragonesi durante le Guerre del Vespro. Questo scontro, avvenuto al largo del golfo di Catania, vide la vittoria delle forze siciliane guidate da Artale I Alagona, consolidando la posizione degli aragonesi sull'isola. Questo evento testimonia l'importanza strategica del porto di Ognina nel contesto storico-militare della Sicilia medievale.