Il fiume Margi | Il corso d’acqua che non conosci che sfida la siccità dell’isola
Scopri la storia del fiume Margi, un corso d’acqua che resiste alla siccità siciliana e ha un ruolo fondamentale nel territorio catanese.

Il fiume Margi: un torrente tra Erei e Iblei
Il fiume Margi è un corso d'acqua della Sicilia orientale che nasce nella zona di Caltagironein Provincia di Catania, in corrispondenza dello spartiacque tra i Monti Erei e gli Iblei. Il fiume scorre attraverso un'area di grande interesse storico e archeologico, fino a confluire nel fiume Gornalunga, dopo aver percorso circa 30 km.
Un affluente del Gornalunga con un doppio nome
Il Margi è considerato un affluente di destra del Gornalunga e, lungo il suo percorso, attraversa la cosiddetta Valle dei Margi, un territorio suggestivo del Calatino. Qui il torrente riceve le acque del torrente Ferro, un altro corso d’acqua minore della zona.
Dopo questo punto, il Margi cambia nome, diventando noto come “fiume dei Monaci”, fino alla sua confluenza nel Gornalunga. Questo particolare ha generato negli anni una certa confusione nella cartografia storica e moderna.
L’importanza archeologica della Valle dei Margi
L’area attraversata dal fiume Margi è ricca di siti archeologici di enorme valore. Tra le località storiche più importanti si segnalano:
- Occhiolà (antico abitato distrutto dal terremoto del 1693)
- Mineo, con il suo centro storico di origine greca
- Monte Catalfaro, importante per ritrovamenti di epoca preistorica
- Caltagirone, nota per le sue ceramiche e il centro storico barocco
- Rocchicella, sito archeologico legato al culto della divinità sicula Adranos
- Piano Casazze, con resti di antichi insediamenti
Questi luoghi testimoniano la presenza di civiltà antiche, che hanno abitato la Sicilia interna per millenni, sfruttando il Margi come risorsa idrica per l’agricoltura e il sostentamento.
Il fiume Margi oggi: un ecosistema fragile
Oggi il fiume Margi rappresenta un ecosistema importante per il territorio del Calatino, ma è soggetto a diversi problemi ambientali:
- Diminuzione della portata d’acqua dovuta ai cambiamenti climatici
- Prelievi idrici per l’agricoltura intensiva
- Inquinamento da scarichi non controllati
- Alterazione del corso naturale del fiume a causa di interventi umani
Negli ultimi anni, le amministrazioni locali e associazioni ambientaliste hanno proposto progetti di tutela e valorizzazione dell’area, per preservare la biodiversità del corso d’acqua.