I 'vulcani secondari' dell’Etna | Crateri inattivi poco noti ma affascinanti

Scopri i crateri secondari dell’Etna, formazioni vulcaniche inattive poco conosciute ma ricche di storia geologica e panorami mozzafiato.

A cura di Paolo Privitera
07 aprile 2025 21:00
I 'vulcani secondari' dell’Etna | Crateri inattivi poco noti ma affascinanti -
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L’Etna e i suoi crateri secondari: un fenomeno unico

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, non è solo un imponente cono centrale in continua evoluzione, ma ospita anche numerosi crateri secondari, formazioni vulcaniche inattive che si sono sviluppate nel corso di millenni lungo le pendici del vulcano.

Questi crateri, noti anche come conetti avventizi, si formano a seguito di eruzioni laterali, quando il magma trova una via di fuga attraverso le fratture nelle pareti dell’Etna, creando bocche eruttive indipendenti dal cratere sommitale.

I crateri secondari più spettacolari dell’Etna

1. Monti Silvestri

Situati lungo il versante sud dell’Etna, i Monti Silvestri si sono formati con l’eruzione del 1892 e oggi rappresentano una delle attrazioni più visitate dai turisti. Offrono un paesaggio lunare con viste mozzafiato sulla città di Catania e sulla costa ionica.

2. Monte Nero degli Zappini

Si trova sul versante sud-occidentale ed è una delle prime aree di studio sui processi di ricolonizzazione vegetale dopo un’eruzione vulcanica. Il paesaggio intorno a questo cratere inattivo è caratterizzato da un suggestivo contrasto tra colate laviche nere e macchie verdi di pini e ginestre.

3. Monti Sartorius

Questa serie di crateri si è formata con l’eruzione del 1865 sul versante nord-est dell’Etna. Il nome deriva dal vulcanologo Wolfgang Sartorius von Waltershausen, che studiò l’Etna nel XIX secolo. Il sentiero che attraversa questi conetti è uno dei più affascinanti per gli amanti del trekking.

4. Monte Minardo

Un altro esempio di cratere inattivo poco conosciuto, il Monte Minardo si trova nella zona di Bronte, caratterizzato da terreni vulcanici fertili utilizzati per la coltivazione del pistacchio, una delle eccellenze gastronomiche catanesi.

5. Montagnola

Formatosi con un’eruzione nel 1763, il cratere della Montagnola si trova a sud dell’Etna, a circa 2.500 metri di altitudine. Da qui, il panorama spazia fino alla città di Catania, offrendo uno spettacolo straordinario, soprattutto al tramonto.

Come visitare i crateri secondari dell’Etna?

Molti di questi crateri inattivi sono accessibili attraverso percorsi trekking organizzati dal Parco dell’Etna o da guide autorizzate. Alcuni si trovano lungo i principali itinerari turistici, mentre altri, più nascosti, sono ideali per chi cerca un’esperienza meno battuta dal turismo di massa.

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