Ristorazione da incubo ad Aci Trezza: incetta di sanzioni e sequestri
Durante l’operazione di Polizia, i locali di Aci Trezza, anche noti, sono stati sottoposti a controllo: diversi non passano la prova tra sanzioni, sequestri e igiene

Nei giorni scorsi, una task force composta da agenti della Polizia di Stato, personale della Forestale, dell’Ispettorato del Lavoro, del servizio veterinario, igiene pubblica e dello Spresal dell’Asp di Catania, ha condotto controlli in due bar situati lungo la via Provinciale di Aci Trezza.
In uno dei locali ispezionati, sono emerse gravi irregolarità relative alla mancata tracciabilità di alcuni prodotti alimentari. In particolare, sono stati sequestrati diversi alimenti, tra cui prodotti ittici, che non rispettavano i requisiti di legge per la tracciabilità, fondamentali per garantire la sicurezza alimentare. Il titolare è stato multato per 1.500 euro.
Gli operatori dello Spresal hanno inoltre rilevato carenze strutturali, tra cui:
- Mancata manutenzione di una parte dell’impianto elettrico.
- Inadeguatezza di un locale spogliatoio, privo dei requisiti minimi di legge.
- Non conformità di un locale interrato, privo di areazione naturale o artificiale e non in linea con le altezze previste dalla normativa vigente.
Per queste violazioni, il gestore è stato sanzionato con un ulteriore importo di 6mila euro.
Cucina Sporca e Alimenti Scaduti: Chiuso un Ristorante
I carabinieri della Stazione di Aci Castello, con il supporto del nucleo Nas, hanno effettuato un controllo in un ristorante di cucina orientale nel borgo marinaro di Aci Trezza. L’attività è stata sospesa immediatamente e la titolare, una 56enne, è stata denunciata per la somministrazione di cibi in cattivo stato di conservazione.
Dagli accertamenti sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie nella cucina, caratterizzata da sporco accumulato e mai rimosso. Inoltre, venivano serviti carne e pesce scaduti o mal conservati. I controlli hanno evidenziato che circa 90 chili di alimenti, tra prodotti ittici e carni, erano scaduti o conservati in modo inadeguato, con interruzione della catena del freddo.
Gli alimenti sequestrati sono stati distrutti e l’attività del locale potrà riprendere solo dopo un risanamento completo degli ambienti.