Il luogo tra rocce, pini e lava: lo trovi ad Etna Nord ed è un paradiso sciistico

Piano Provenzana: la stazione sciistica dei catanesi tra boschi, eruzioni e il mistero della “perfetta” del 2002.

A cura di Paolo Privitera
05 agosto 2025 21:00
Il luogo tra rocce, pini e lava: lo trovi ad Etna Nord ed è un paradiso sciistico - Foto: Nasoallinsu/Wikipedia
Foto: Nasoallinsu/Wikipedia
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Aquila tra pini e mare

Piano Provenzana, a 1810 metri sul livello del mare, è la stazione sciistica del versante nord dell’Etna e rappresenta un’autentica gemma per i catanesi amanti della montagna. Situata nel territorio di Linguaglossa, questa località offre uno scenario unico nel suo genere: da un lato il vulcano attivo più alto d’Europa, dall’altro la vista mozzafiato sul Mar Ionio, che regala l’incredibile emozione di sciare guardando il mare.

La zona è immersa nella suggestiva Pineta Ragabo, con boschi secolari di pino laricio e betulla dell’Etna che donano un’atmosfera tipicamente alpina, ma con un’anima profondamente siciliana. La stazione è dotata di impianti di risalita (skilift e seggiovie), attivi sin dal 1972, e ospita piste di varia difficoltà, frequentate tanto da sciatori esperti quanto da famiglie. Non molti sanno che nel 2001 qui si è disputata la Coppa Italia FIS, evento che ha portato per la prima volta l’agonismo nazionale sulle nevi catanesi, confermando la vocazione sportiva di questa porzione d’Etna.

Distruzione e resurrezione vulcanica

L’ottobre del 2002 è inciso a fuoco nella memoria dei catanesi: una delle più spettacolari eruzioni degli ultimi 100 anni si abbatté proprio su Piano Provenzana. La cosiddetta “eruzione perfetta” – partita da una frattura sull’East Rift del vulcano – cancellò nel giro di pochi giorni l’intera area turistica. 

L’hotel Le Betulle, i rifugi, i bar, le scuole sci e le strutture degli impianti furono completamente ricoperti da colate laviche incandescenti, in una vera apocalisse vulcanica durata appena dieci giorni.
Ma la natura non è solo distruttiva. Come spesso accade sull’Etna, la lava avvolse ma non spazzò via ogni cosa: alcune zone vegetali, grazie alla conformazione del terreno, sopravvissero tra le colate, dando origine ai famosi “dagalas” – isole verdi in un mare di basalto. Oggi questi luoghi rappresentano un simbolo di resilienza ambientale, molto visitati dagli escursionisti per la loro forza evocativa. Il centro turistico è stato ricostruito, ma la zona conserva ancora oggi segni visibili dell’eruzione, come pareti di lava solidificata che si ergono accanto ai nuovi impianti.

Vita, neve e trekking sul vulcano dei catanesi

Dopo anni di ricostruzione, Piano Provenzana è tornata a vivere più forte di prima. Le sue piste da sci ospitano ogni inverno centinaia di sportivi provenienti da tutta la Sicilia e dal sud Italia. Le attività principali includono sci alpino, scialpinismo, snowboard e sci di fondo, ma anche passeggiate tra i boschi innevati di betulle, pini e faggi, che in autunno si tingono di rossi e aranci infuocati. La stagione autunnale, in particolare, offre ai catanesi un trekking immersivo nei colori e nei contrasti, con sentieri che attraversano boschi e campi lavici, offrendo panorami senza pari.

Sciare a Piano Provenzana è un’esperienza unica: puoi sentire sotto gli sci la crosta vulcanica, respirare l’aria frizzante di alta quota e vedere il mare all’orizzonte. In nessun’altra parte del mondo esiste una stazione sciistica attiva su un vulcano vivo, e allo stesso tempo così vicina alla costa. Questo rende Piano Provenzana un orgoglio per i catanesi e una meta sempre più ambita anche dal turismo internazionale. Le escursioni guidate in jeep e i tour naturalistici completano l’offerta, rendendola fruibile anche in primavera ed estate.

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