Sport ability in disability: 30 bambini autistici partecipano a un progetto sportivo inclusivo organizzato dal CUS Catania
Il CUS Catania riparte con "Sport ability in disability", coinvolgendo 30 bambini autistici in attività sportive con coetanei neurotipici. Un progetto di inclusione sociale che mira a sviluppare competenze e migliorare le abilità cognitive. Tutor specia
Riparte “Sport ability in disability”: inclusione sociale attraverso lo sport per bambini autistici
Trenta, fra bambini e adolescenti autistici, per 2 volte a settimana, svolgeranno attività sportiva in gruppi di coetanei neurotipici. Riparte Sport ability in disability un caposaldo della mission del Cus Catania che mira all’inclusone sociale.
Il progetto, giunto alla sua sesta edizione, è stato voluto nel 2018 dall’attuale presidente Luigi Mazzone e dalla coordinatrice del SAD Roberta Bottino e si è sviluppato nel tempo attraverso la costante partnership col Progetto Aita e, dal 2022, con il supporto di Enel Cuore.
Attività sportive per bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico
Si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, con disabilità e in particolare con disturbo dello spettro autistico, al fine di portarli a svolgere attività sportive di vario genere, organizzate secondo le esigenze e le competenze di ciascuno dei partecipanti, in un contesto di gioco strutturato, non a fini terapeutici.
Punto di forza dell’attività è la presenza dei tutor, uno psicologo o un pedagogista formato nei disturbi del neurosviluppo, che seguono i bambini durante le attività.
Nove discipline coinvolte nel progetto
9 SPORT PRATICATI. Come successo l’anno scorso, sono nove le discipline coinvolte. Sport ability in disability si svolge all’interno dei corsi sportivi del Centro avviamento allo Sport previsti dall’ente universitario sportivo, Cus Catania, dove bambini e ragazzi con autismo avranno modo di cimentarsi con le seguenti attività: arrampicata sportiva, atletica, basket, calcio, ginnastica ritmica, pallavolo, rugby, scherma e tennis.
L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la qualità degli spazi relazionali condivisi. Ma ci sono altre finalità, ugualmente importanti, come sviluppare competenze e strategie e migliorare le abilità cognitive. Il tutto per arrivare ad accrescere il livello d’inclusione sociale ma anche a sviluppare e potenziare le competenze espressive, comunicative e relazionali. Nella sesta edizione, come successo nella precedente, saranno coinvolti, come detto, 30 giovani.
La parola del presidente del Cus Catania
“Considero l’organizzazione e la crescita negli anni del progetto Sport ability in disability come un fattore determinante dell’attività del Consiglio da me presieduto – spiega il presidente del Cus Luigi Mazzone -. Sport e inclusione sociale sono parte integrante e fondante della missione, anche etica, che il Cus Catania vuole costantemente perseguire. Nella mia professione di neuropsichiatra infantile ho sempre ricercato le modalità per dare un reale supporto ai ragazzi affetti da qualche vulnerabilità. Reputo sia necessario provare ad elaborare progetti che portino benefici, non solo a questi giovani, ma anche alle loro famiglie che si trovano a vivere una condizione difficile e cercano supporti validi e professionali. È ciò che garantiamo al Cus Catania attraverso la presenza di tutor che favoriscono l’integrazione reale dei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico, il tutto attraverso processi inclusivi”.
Il ruolo degli operatori specializzati nel progetto
“Molte volte in sede di parent training – spiega Roberta Bottino, psicoterapeuta e coordinatrice del progetto – sento parlare delle esperienze negative vissute dai genitori con figli affetti da disturbi del neurosviluppo al momento dell’inserimento in strutture sportive. Questo, raccontano, avviene perché molto spesso l’organizzazione di queste attività presenta delle lacune ed è affidata a personale non esperto. Le famiglie, dunque, sono costrette ad abbandonare il percorso. Altro fattore è quello delle difficoltà motorie di chi soffre di autismo, che portano inevitabilmente a maggiori ostacoli da superare rispetto ai coetanei. Ecco che la figura dell’operatore specializzato diventa fondamentale. Per questo motivo, nel progetto Sport ability in disability sono presenti i tutor, psicologici e pedagogisti che aiutano i bambini nel processo di inclusione sociale tramite lo sport, obiettivo precipuo del progetto, e anche nell’iniziazione dell’attività sportiva. Le figure che abbiamo individuato sono di supporto ai ragazzi sia a livello relazionale che motorio”.
Concludendo, il progetto “Sport ability in disability” del CUS Catania rappresenta un importante strumento di inclusione sociale per bambini e ragazzi autistici, offrendo loro l’opportunità di praticare attività sportive in gruppi di coetanei neurotipici. Grazie alla presenza dei tutor specializzati, il progetto mira a favorire l’integrazione reale dei partecipanti, sviluppando competenze e abilità cognitive, relazionali ed espressive. L’impegno del CUS Catania nel promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport dimostra la sua costante attenzione alle esigenze dei giovani con disabilità e alle loro famiglie, offrendo loro un valido supporto professionale.