Dietro le scogliere c'è una storia che pochi conoscono | Santa Maria la Scala, il borgo che ti lascerà senza parole

Scopri Santa Maria la Scala, il borgo marinaro dei Catanesi: storia, fascino, grotte e curiosità che sorprendono ancora oggi.

A cura di Paolo Privitera
13 luglio 2025 21:00
Dietro le scogliere c'è una storia che pochi conoscono | Santa Maria la Scala, il borgo che ti lascerà senza parole - Foto: Giuseppe ME
Foto: Giuseppe ME
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Nel cuore della Riserva naturale orientata La Timpa, pochi chilometri a sud di Catania, giace Santa Maria la Scala, incantevole borgo marinaro che racconta storia, natura e tradizioni antiche, ancora vive grazie ai fascinati Catanesi.

Origini e geografia incastonate nella roccia

Incisa a strapiombo tra le colate laviche dell’Etna, la frazione è ancorata ai 160 metri della Timpa, un altopiano basaltico modellato da faglie e colonne laviche . Il collegamento con Acireale — "Le Chiazzette" — raggiunge il borgo attraverso un sentiero del XVI secolo, luogo ideale per trekking mozzafiato tra mare e roccia.

Scalo Grande: cuore pulsante del borgo

Il piccolo porto, noto come Scalo Grande, è crocevia di pescatori (gli “Scaloti”) che ancora aggiustano le reti sul molo come facevano i loro nonni. Qui si respira l’autenticità della potente tradizione marittima locale, dove il passo scosceso delle barche e il lamento dei pescatori alle prime ore raccontano un quotidiano duro ma pieno di speranza.

Il mulino di Miuccio e la sorgente segreta

Antistante al porto, un mulino ad acqua del XVI secolo, noto come “Miuccio”, ancora funzionante grazie alla sorgente Testa dell’Acqua che sgorga dalle viscere della Timpa.  Questo antico impianto testimonia il binomio uomo-natura, unico nel paesaggio catanese.

La Chiesa barocca e lo sguardo dei fedeli

Costruita nel XVII secolo, la chiesa dedicata a Santa Maria della Scala custodisce dipinti pregevoli: la tela della Madonna con Santa Venera e Santa Tecla di Giacinto Platania, e opere di Michele Vecchio, recanti simboli di miracoli vulcanici e aiuti celesti ai pescatori. Un luogo di fede popolare, dove i catanesi riveriscono la Vergine nei momenti di tempesta.

Grotta delle Palombe e il romantico passato

Affacciata sul mare, sotto la Timpa, si apre la Grotta delle Palombe, nota anche come Grotta delle Colombe. Un tempo ornata da colonne basaltiche, ha ispirato i versi della leggenda di Aci e Galatea, nell’Etna mitologico tra cateno lavico e amore immortale.

Migrazioni verso Mar del Plata: un legame transoceanico

Tra gli anni ’20 e ’50, molte famiglie di Scaloti migrarono in Argentina, creando una comunità stabile a Mar del Plata, mantenendo forte il legame con Santa Maria la Scala. Donarono un fercolo identico a quello siciliano, e gli argentini donaron quello adornato con aureola argentina a riprova di un ponte culturale tra continenti.

Curiosità: tra turismo e tradizione

D’estate il borgo accoglie i Catanesi in cerca di autenticità: la spiaggia di ciottoli lavici, le trattorie sul porto con granita e pesce fresco, e la celebrazione della Festa della Madonna della Scala (21 agosto – 2 settembre), in memoria di un salvataggio miracoloso in mare.

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