Uno dei pochi sopravvissuti al terremoto: tra le vie di Catania si nasconde una costruzione leggendaria

Nel cuore di Catania si cela una chiesa che nacque tra rovine e miracoli. Scopri l’enigma di fede legato a un nome antico: Ogninella.

16 novembre 2025 21:00
Uno dei pochi sopravvissuti al terremoto: tra le vie di Catania si nasconde una costruzione leggendaria - Foto: FrangeCe/Wikipedia
Foto: FrangeCe/Wikipedia
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Un miracolo nato dalle macerie

Tra i vicoli del centro storico di Catania, dove il tempo sembra scorrere più lento, si erge un edificio che pochi notano ma che custodisce una storia di rinascita e mistero.

Dopo il devastante terremoto del 1693, che cancellò quasi tutta la città, Catania fu ricostruita pietra su pietra. In mezzo a quel silenzio di cenere e speranza sorse una piccola chiesa, frutto della devozione popolare e della memoria di un’immagine miracolosa sopravvissuta al disastro: quella della Madonna dell’Ogninella.

Il nome, singolare e melodioso, trae origine da un’antica effigie proveniente dal borgo di Ognina, che miracolosamente si sarebbe salvata dalla distruzione e trovò nuova dimora proprio nel cuore della città rinata.

La chiesa, ricostruita in stile barocco tardo-seicentesco, si distingue per la sua facciata curvilinea e per l’impianto interno a navata unica, tipico delle architetture nate dopo la ricostruzione post-sisma. Un luogo che sembra voler abbracciare il dolore e la fede, come se ogni pietra portasse ancora l’eco di quella catastrofe che mutò per sempre il volto di Catania.

Tra storia, arte e una devozione nascosta

Passeggiando lungo piazza Ogninella, a pochi passi da via Euplio Reina, lo sguardo si posa su questo edificio compatto, spesso chiuso, silenzioso, ma vivo di simboli.

All’interno si conservano decorazioni sobrie, altari in marmo e volte affrescate che testimoniano il gusto artistico del tardo barocco siciliano. Ma ciò che più affascina è la leggenda del nome, legata all’immagine della Madonna che — secondo le cronache — sarebbe stata trasportata da Ognina al centro cittadino come segno di protezione e rinascita dopo la distruzione del 1693.

La Chiesa di Santa Maria dell’Ogninella rappresenta così un ponte tra due Catanie: quella perduta e quella rinata. È una delle tante gemme nascoste che rivelano come la città, pur ferita più volte dalla lava e dai terremoti, abbia saputo rinascere ogni volta più forte, mescolando architettura e spiritualità.

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