Un crocevia di curiosità e arte sacra a Catania che pochi conoscono

A Catania, un antico convento custodisce secoli di storia e un mistero sopravvissuto a eruzioni e terremoti.

24 novembre 2025 12:00
Un crocevia di curiosità e arte sacra a Catania che pochi conoscono - Foto: Effems/Wikipedia
Foto: Effems/Wikipedia
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Dove il tempo si è fermato

Nel tessuto antico di Catania, tra i rumori della città e l’ombra dell’Etna, esiste un luogo dove il tempo sembra non scorrere. È la Chiesa di Santa Maria di Gesù, parte di un antico complesso conventuale francescano che si trova poco fuori dal centro, ai piedi della collina storica su cui un tempo sorgeva il cimitero più antico della città.

Fondata tra il XV e il XVI secolo, la chiesa rappresenta uno dei più antichi esempi di architettura gotico-catalana in Sicilia. La sua facciata in pietra lavica e calcarea, sobria ma severa, nasconde un interno che ha conosciuto eruzioni, guerre, terremoti e la ricostruzione barocca che trasformò l’intera Catania dopo il disastro del 1693.

Nonostante tutto, questo edificio rimane uno dei pochi superstiti medievali della città, testimone di un’epoca precedente alla ricostruzione settecentesca che ha dato a Catania il volto che conosciamo oggi.

Un crocevia di storia e arte sacra

Entrando all’interno, si avverte il contrasto tra la semplicità francescana e l’intensità delle opere custodite. L’altare maggiore, sobrio e solenne, è affiancato da cappelle laterali che raccontano secoli di fede e devozione.

Tra le opere d’arte spicca un vero tesoro: la statua marmorea della Madonna con Bambino, attribuita a Antonello Gagini, una delle figure più importanti del Rinascimento siciliano. La scultura, luminosa e delicata, sopravvive come un faro di bellezza in una chiesa dove ogni pietra sembra parlare di sopravvivenza e rinascita.

Nel corso dei secoli il convento annesso ospitò frati minori osservanti, studiosi e predicatori, diventando punto di riferimento religioso e sociale per le comunità del quartiere. Le cronache locali raccontano di un luogo tanto austero quanto spirituale, dove il silenzio era considerato una forma di preghiera.

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