L'enigma scolpito tra le vie barocche di Catania: un portale d’oro che nasconde misteri secolari

Nel cuore di Catania sorge un monastero barocco unico: tra scalinate, affreschi e una curiosità finale che pochi conoscono.

05 novembre 2025 21:00
L'enigma scolpito tra le vie barocche di Catania: un portale d’oro che nasconde misteri secolari - Foto: Effems/Wikipedia
Foto: Effems/Wikipedia
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Un gioiello che domina via dei Crociferi

Nel centro storico di Catania, lungo l’elegante via dei Crociferi, si erge il Monastero di San Benedetto, una delle opere più suggestive del barocco siciliano.

La sua costruzione risale al 1704, quando le monache benedettine vollero edificare un complesso che unisse imponenza architettonica e profondità spirituale. L’ingresso principale è affidato alla celebre Scalinata dell’Angelo, con statue in marmo che sembrano accompagnare i visitatori verso un mondo sospeso fra cielo e terra.

All’interno, il monastero custodisce ambienti di straordinaria eleganza: il coro delle monache, il parlatorio a doppie grate, i chiostri e i lunghi corridoi decorati, testimonianze di una vita di clausura che dialogava però con la città attraverso l’arte e l’architettura.

Architetture e simboli di potere

Il monastero non fu solo un luogo religioso, ma anche un simbolo del prestigio aristocratico di Catania. La decorazione della chiesa annessa, con stucchi, affreschi e prospetti scenografici, riflette la volontà di un’epoca che, dopo il terremoto del 1693, cercava di rinascere attraverso la bellezza e la grandiosità artistica.

Passeggiando tra i suoi spazi, si avverte la forza della cultura gesuitica e benedettina, che influenzò profondamente la vita sociale e culturale della città. Ogni dettaglio, dalle pavimentazioni in pietra lavica agli ornamenti marmorei, racconta un dialogo costante fra il vulcano e la fede, fra la natura potente e la devozione delle comunità monastiche.

Oggi il complesso è visitabile e rappresenta una tappa fondamentale per comprendere non solo il barocco catanese, ma anche la capacità della città di ricostruirsi e reinventarsi dopo ogni catastrofe.

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