Il segreto sepolto sotto le volte: un enigma d’arte che a Caltagirone pochi hanno il coraggio di raccontare

A Caltagirone una chiesa cela opere barocche, segreti di confraternite e una curiosità che ha sfidato i secoli.

21 novembre 2025 15:00
Il segreto sepolto sotto le volte: un enigma d’arte che a Caltagirone pochi hanno il coraggio di raccontare - Foto: Rino Porrovecchio/Wikipedia
Foto: Rino Porrovecchio/Wikipedia
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Nel cuore antico di Caltagirone, incastonata tra i palazzi del centro storico, sorge la Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata.
È un edificio che non si impone con clamore, ma con una presenza solenne e discreta, come se custodisse qualcosa di taciuto per secoli.

Fondata nel XIII secolo, subì nei secoli crolli, ricostruzioni e rifacimenti barocchi dopo il disastroso terremoto del 1693, che devastò la Sicilia sud-orientale.
L’attuale facciata, in pietra calcarea chiara, fu completata nel Settecento e rappresenta una delle espressioni più eleganti del barocco calatino.
All’interno si apre un ambiente luminoso e teatrale, dove la decorazione dialoga con la devozione, e dove ogni altare sembra nascondere una storia sospesa tra fede e mistero.

La chiesa appartenne al convento francescano, centro spirituale e di potere nel Medioevo, poi ampliato e trasformato nei secoli successivi.
Qui, tra le cappelle laterali, il tempo sembra essersi fermato: le tele settecentesche, le sculture lignee e gli stucchi dorati raccontano la pazienza di artisti e confratelli che hanno dedicato la vita al culto dell’Immacolata.

Il cuore barocco e le tracce dimenticate

Sotto la grande navata, la luce proveniente dalle finestre superiori scivola lungo le colonne, disegna ombre e rivela dettagli che passano inosservati:
un volto di angelo scheggiato, una firma nascosta su una cornice, un altare che non corrisponde all’asse principale.
Piccoli enigmi architettonici che alimentano da secoli la curiosità di chi studia l’arte sacra calatina.

Secondo documenti custoditi negli archivi comunali, durante i restauri ottocenteschi furono trovati frammenti di affreschi medievali sotto le pitture barocche: segni di una sovrapposizione di epoche, dove il gotico e il barocco si intrecciano, quasi a testimoniare una rinascita continua.
Non è un caso che la chiesa sia considerata un simbolo di resistenza artistica, capace di risorgere ogni volta dalle ceneri della distruzione.

Oggi, la Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata non è soltanto un luogo di culto, ma un archivio di memoria visiva.
Tra le sue cappelle si percepisce ancora il profumo dell’incenso e il rumore lieve delle voci che recitano le litanie, come se la pietra stessa continuasse a pregare.

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