Il palazzo catanese che racchiude intrighi, ospedali e misteri secolari

Palazzo Tezzano a Catania, tra nobiltà, antichi ospedali e storie dimenticate: un edificio che racconta tre secoli di vita cittadina.

05 ottobre 2025 15:00
Il palazzo catanese che racchiude intrighi, ospedali e misteri secolari - Foto: Berthold Werner/Wikipedia
Foto: Berthold Werner/Wikipedia
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Un gigante di pietra nel cuore di Catania

Nel centro storico di Catania, lungo via Etnea, si erge l’imponente Palazzo Tezzano, costruito tra il 1709 e il 1712 dal conte Nicolò Tezzano. La sua architettura, massiccia ed elegante allo stesso tempo, riflette il potere e l’ambizione di una delle famiglie nobili più influenti della città. L’edificio nacque con uno scopo ben preciso: ospitare un grande ospedale, dono del conte alla comunità, capace di diventare punto di riferimento per tutto il territorio etneo. Ancora oggi, la sua mole colossale domina l’area circostante, raccontando secoli di trasformazioni e usi differenti.

Tra ospedale, tribunale e carcere

Dopo la morte del suo fondatore, il palazzo venne effettivamente destinato a ospedale civico, rimanendo tale per oltre due secoli. Nel tempo, però, subì numerosi adattamenti: una parte dell’edificio divenne sede del tribunale e per un lungo periodo ospitò persino un carcere giudiziario. Questa pluralità di funzioni ha fatto sì che il Palazzo Tezzano fosse non solo un simbolo architettonico, ma anche un luogo vissuto intensamente da migliaia di persone, legato a storie di malattia, giustizia e prigionia che ancora riecheggiano nelle sue mura.

Un’eredità complessa e affascinante

Oggi Palazzo Tezzano, pur non avendo più le funzioni originarie, resta uno degli edifici più affascinanti di Catania. La sua facciata severa in pietra lavica e calcarea, i cortili interni e la memoria dei secoli trascorsi lo rendono un simbolo della città barocca e dei suoi continui mutamenti. È un monumento che non racconta solo la grandezza di una famiglia nobile, ma anche la storia collettiva di una comunità che tra queste mura ha trovato cure, giustizia e, talvolta, condanna.

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