Altvelox contro il Comune di Catania: scoppia il caso autovelox

Altvelox denuncia il Comune di Catania: autovelox non omologati, milioni di euro di multe a rischio nullità e possibili responsabilità penali

02 ottobre 2025 09:34
Altvelox contro il Comune di Catania: scoppia il caso autovelox -
Condividi

Castelfranco Veneto, 2 ottobre 2025 – L’Associazione Nazionale Altvelox, impegnata nella tutela degli utenti della strada, ha depositato una denuncia-querela che chiama in causa la Procura di Catania, il Sindaco Enrico Trantino, il Vice Sindaco Paolo Lagreca, il dirigente della Polizia Locale Diego Peruga e altri funzionari comunali. L’atto è stato presentato non solo presso la Suprema Corte di Cassazione, ma anche al Consiglio Superiore della Magistratura, alla Corte dei Conti e al Ministero della Giustizia.

Autovelox senza omologazione e multe milionarie

Il nodo della vicenda riguarda l’utilizzo da parte del Comune di Catania di dispositivi elettronici per il controllo della velocità non omologati, in violazione del Codice della Strada. In quattro anni l’ente ha incassato oltre 23 milioni di euro di sanzioni, gran parte delle quali basate sui modelli Autovelox 106 e T-Exspeed 2.0. Quest’ultimo è già stato oggetto di sequestri in altre città italiane, con la Cassazione penale che ne ha sancito l’illegalità e la configurabilità di frode nelle pubbliche forniture. Nonostante tali precedenti, gli apparecchi sono stati attivati a Catania nell’ottobre 2024, aggravando – secondo Altvelox – le responsabilità amministrative e penali del Comune.

Il rischio di nullità e le accuse più gravi

Le conseguenze potrebbero essere clamorose: milioni di euro di multe rischiano di essere dichiarate nulle. La denuncia individua reati come abuso d’ufficio, falso ideologico, truffa ai danni dei cittadini, frode in pubbliche forniture e omissione di atti d’ufficio. Altvelox contesta inoltre l’archiviazione “irregolare” di una precedente querela e le dichiarazioni del Vice Sindaco Lagreca, giudicate fuorvianti perché negano la differenza tra approvazione e omologazione degli autovelox. L’associazione chiede che la magistratura accerti la legittimità degli strumenti utilizzati, la correttezza dell’operato della Procura di Catania e l’eventuale danno erariale causato dalle sanzioni. Se le accuse troveranno riscontro, la vicenda potrebbe aprire un fronte giudiziario destinato a travolgere non solo l’amministrazione comunale, ma anche migliaia di verbali già emessi.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Catania