Un nome che riecheggia dal mito alla storia: il borgo siciliano nascosto che domina l'entroterra

Scopri Assoro, borgo millenario dell’Ennese: castelli normanni, panorami sull’Etna e leggende di formaggi lanciati contro gli assedianti.

12 settembre 2025 18:00
Un nome che riecheggia dal mito alla storia: il borgo siciliano nascosto che domina l'entroterra - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Un nome che riecheggia dal mito alla storia

Nel cuore più remoto della Sicilia centrale, incastonato tra colline e vallate, Assoro si erge fiero su uno sperone di roccia calcarea a oltre 900 metri d’altitudine, dominando con lo sguardo l’intera valle del fiume Dittaino. Questo borgo antico, che sembra scolpito dal tempo stesso, viene citato già da Cicerone nelle celebri Verrine, dove si menzionano le immense ricchezze templari custodite in queste terre. Le origini di Assoro affondano nell’epoca sicani-greca e si intrecciano con le dominazioni romane e normanne, lasciando una stratificazione culturale unica.

Il toponimo stesso pare derivare dal dio fluviale Assoros, divinità che le popolazioni locali veneravano per propiziare fertilità e abbondanza, come testimoniato da reperti archeologici e iscrizioni oggi conservati nel museo cittadino. Passeggiare tra i vicoli medievali di Assoro è come sfogliare un libro di pietra: portali barocchi, resti di mura antiche, chiese scolpite nella calcarenite e balconi panoramici che si aprono su paesaggi sconfinati. Quella che un tempo era una posizione militare strategica, oggi è un belvedere mozzafiato, da cui lo sguardo abbraccia campi, colline e, nelle giornate più limpide, persino il profilo lontano dell’Etna.

Tra fortezze normanne e panorami infiniti

Il cuore pulsante del borgo è l’imponente Castello Normanno, eretto nel XII secolo e conteso per secoli tra aragonesi e angioini durante le lotte per il controllo dell’isola. Le sue possenti mura, ancora oggi ben visibili, narrano di assedî, rivolte e trattative diplomatiche che hanno segnato la storia medievale della Sicilia. Dalla sommità del castello si gode uno dei panorami più vasti dell’isola: lo sguardo spazia dalle vette dei Nebrodi fino alle pendici dell’Etna, regalando al visitatore un’esperienza quasi sospesa nel tempo.

Poco distante sorge la Basilica di San Leone, ricostruita in raffinato stile barocco dopo il devastante terremoto del 1693. All’interno custodisce altari marmorei intarsiati, tele seicentesche e preziose reliquie che raccontano la profonda devozione della comunità assorese. Ma Assoro non è solo storia: è anche terra d’olio. La produzione di olio extravergine d’oliva qui è antichissima e ancora oggi le colline circostanti sono punteggiate da uliveti secolari. A rendere unico il borgo sono inoltre le celebrazioni della Settimana Santa, durante le quali antiche confraternite portano in processione statue lignee e simboli religiosi al suono cupo dei tamburi, rievocando rituali che affondano nel Medioevo e che attirano ogni anno visitatori da tutta la Sicilia.

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