In Sicilia c’è una misteriosa torre che domina l’Etna da secoli: il segreto nascosto a Santa Maria di Licodia
La Torre di Calafato a Santa Maria di Licodia: un’imponente sentinella normanna che da secoli domina l’Etna e custodisce un nome misterioso.


Una fortezza che sfida il tempo
A Santa Maria di Licodia, piccolo centro della provincia di Catania, sorge un monumento che da secoli domina la Piana e osserva l’Etna con lo sguardo di chi ha visto passare guerre, domini e rivoluzioni. Si tratta della Torre di Calafato, un’imponente struttura normanna costruita intorno al 1091 da Roberto il Guiscardo, fratello di Ruggero d’Altavilla. Questa torre, alta e severa, faceva parte di un sistema difensivo voluto dai Normanni per consolidare il loro potere in Sicilia. Ed è proprio questo che la rende speciale: non è solo pietra, ma il simbolo di un’epoca di conquiste che ha cambiato per sempre il volto dell’isola.
Il cuore normanno di Catania
La Torre di Calafato venne edificata su un punto strategico, a controllo delle vie di comunicazione tra l’entroterra etneo e la costa ionica. La sua architettura militare richiama quella delle torri di Adrano e Paternò, segno che in quell’epoca si stava costruendo un vero e proprio corridoio di fortezze per proteggere il territorio. Alta circa 20 metri, con mura spesse quasi 2 metri, la torre conserva ancora oggi la sua imponenza originale. Al suo interno si sviluppavano più piani, collegati da scale lignee, che servivano per la guarnigione e per le funzioni amministrative del feudo. Non era dunque un semplice avamposto militare, ma anche un centro di potere politico che faceva sentire la presenza normanna in tutta la valle.
Una sentinella dell’Etna
Osservando la torre dal basso, si ha l’impressione che sia stata costruita per sfidare il tempo e le forze della natura. Eretta in pietra lavica e materiali locali, ha resistito a terremoti e alle continue eruzioni dell’Etna, il vulcano che domina la zona. La sua posizione strategica permetteva di scrutare chilometri di territorio, diventando una vera sentinella di pietra. Ancora oggi, chi raggiunge Santa Maria di Licodia rimane colpito dall’austerità del monumento: un frammento medievale rimasto intatto, incastonato in un paesaggio che unisce natura selvaggia e storia millenaria.
Curiosità: perché “Calafato”?
Il nome “Calafato” è una delle curiosità più discusse della torre. Alcuni studiosi ipotizzano che derivi da un antico proprietario o da un termine arabo, testimone del passato multiculturale della Sicilia. Ciò che è certo è che la torre, nonostante i secoli trascorsi e i mutamenti politici, ha mantenuto intatta questa denominazione misteriosa, quasi fosse un sigillo lasciato dalle epoche passate. Ancora oggi, per gli abitanti di Santa Maria di Licodia, la Torre di Calafato non è solo un monumento, ma un simbolo identitario, un luogo che racconta le origini stesse della comunità.