Il tesoro nascosto dell’Università di Catania tra antiche collezioni scientifiche e corridoi

Il Museo di Zoologia di Catania custodisce animali “immortali”: un viaggio tra scienza, storia e curiosità che sorprende ancora oggi.

20 settembre 2025 15:00
Il tesoro nascosto dell’Università di Catania tra antiche collezioni scientifiche e corridoi - Immagine di fantasia
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Un viaggio nel tempo attraverso gli animali

Nel cuore dell’Università di Catania, tra antiche collezioni scientifiche e corridoi che profumano di storia, si trova il Museo di Zoologia, un luogo che non è soltanto un archivio della natura, ma una vera e propria capsula del tempo. Al suo interno si conservano esemplari di animali provenienti da tutto il mondo, raccolti tra il XVIII e il XX secolo da naturalisti, viaggiatori e studiosi. Questi reperti, fissati per sempre in una dimensione senza tempo, offrono un’immagine sorprendente della biodiversità e raccontano come gli uomini abbiano tentato, nei secoli, di fermare la vita nella scienza.

Il tesoro nascosto dell’Università di Catania

Il museo nasce come raccolta scientifica per gli studenti dell’ateneo, uno dei più antichi d’Italia, fondato nel 1434. Col tempo, però, le collezioni si sono arricchite fino a diventare un patrimonio inestimabile di zoologia, oggi accessibile anche al pubblico. Tra le sale si possono ammirare scheletri, collezioni di insetti, mammiferi imbalsamati, uccelli e rettili, ciascuno con una storia da raccontare. Non si tratta solo di animali esposti: ogni reperto è la testimonianza di spedizioni, scoperte e studi che hanno contribuito a far crescere la conoscenza della natura. È un viaggio in cui la scienza incontra la meraviglia, tra stupore e curiosità che catturano grandi e piccoli.

Tra scienza e suggestione

Camminando tra le teche del Museo di Zoologia, si ha l’impressione di attraversare una galleria di silenzi, popolata da creature che sembrano ancora vivere. Alcuni esemplari, provenienti dall’Ottocento, appaiono così realistici che il visitatore si ritrova a fissarli negli occhi, quasi aspettando un movimento improvviso. Ma il fascino del museo non risiede solo nell’aspetto suggestivo: è anche un laboratorio di memoria scientifica, che conserva specie rare e a volte ormai scomparse dai nostri ecosistemi. Ogni sala è un monito a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, e sul destino fragile della biodiversità.

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