Una storia che pochi conoscono: le leggende incredibili dei tre Santi di Trecastagni
A Trecastagni, nel catanese, ogni anno esplode la festa dei Tre Santi: fede, folklore e una leggenda che attraversa i secoli.

Una festa millenaria tra fede e identità catanese
Ogni anno, nel mese di maggio, il paese di Trecastagni, sulle pendici orientali dell’Etna, diventa teatro di una delle feste religiose più partecipate del territorio catanese: la Festa dei Tre Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
Questa celebrazione, che unisce devozione popolare, identità locale e tradizione secolare, è una delle più sentite non solo dai cittadini di Trecastagni, ma da moltissimi fedeli provenienti da tutta la provincia di Catania e persino da altre regioni del Sud Italia.
Tre fratelli e una fede incrollabile
I protagonisti di questa festa sono tre fratelli martiri cristiani: Alfio, Filadelfo e Cirino, vissuti nel III secolo d.C. e torturati e uccisi per non aver rinnegato la propria fede durante le persecuzioni dell’imperatore romano Decio.
Secondo la tradizione, i tre fratelli furono arrestati in Calabria e condotti in Sicilia: Alfio morì a Lentini, Filadelfo a Fornazzo e Cirino a Catania. Il culto si diffuse rapidamente, alimentato da racconti di miracoli e grazie ricevute per loro intercessione.
Trecastagni, il cuore della devozione
Ma è Trecastagni a detenere il centro spirituale e simbolico del culto. Qui sorge il Santuario dei Tre Santi, costruito tra il XVII e XVIII secolo in stile barocco, che custodisce le reliquie e le statue dei fratelli martiri.
Ogni anno, nella prima settimana di maggio, la festa si apre con solenni processioni, messe, canti e un trasporto spettacolare delle reliquie, accompagnate dai tipici fuochi d’artificio catanesi, bandiere rosse e bianche, e canti tradizionali.
Una tradizione popolare che sfida il tempo
Oltre all’aspetto religioso, la Festa dei Tre Santi ha una componente fortemente identitaria: rappresenta un momento in cui la comunità si riconosce, si ritrova e si racconta, anche grazie alla presenza dei cosiddetti "cilii", grandi torri di legno decorate e portate a spalla in onore dei santi.
Le famiglie, i quartieri, le confraternite e le associazioni si contendono l’onore di portare le reliquie, con riti tramandati di generazione in generazione. La festa è un’esplosione di fede, orgoglio catanese e tradizione che non si è mai interrotta, neanche nei periodi più difficili.
Curiosità
Una delle curiosità più singolari legate alla Festa dei Tre Santi è che, nella zona etnea e in particolare nel catanese, i nomi Alfio, Filadelfo e Cirino sono molto più diffusi della media nazionale.
Non è raro incontrare generazioni intere con questi nomi: figli, nipoti e pronipoti che continuano a portare avanti la memoria dei martiri anche solo attraverso l'anagrafe.