Rivoluzione nei Parchi archeologici siciliani | Scopri come Catania sta cambiando il modo di vivere la storia!
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A Catania il Patrimonio Culturale si Rinnova con l’Aperitivo Archeologico
Catania sta vivendo un momento cruciale per la valorizzazione del suo patrimonio culturale. Nel cuore del centro barocco, in via Crociferi, proseguono scavi che mirano a restituire alla comunità aree di straordinario valore storico. Tra i luoghi emblematici, spicca il Portico dell’Atleta, testimonianza archeologica di grande fascino.
Il progetto, che prende vita dall’esperienza del Pact, si inserisce nell’iniziativa multilaterale Changes, dedicata alla gestione e promozione del patrimonio culturale. L’obiettivo è duplice: far conoscere luoghi poco accessibili e trasformarli in spazi vivaci, in grado di stimolare la conoscenza e il senso di appartenenza.
Sotto la direzione di Giuseppe D’Urso della Soprintendenza archeologica di Catania e Fiorella Fazio, archeologa dell’Università di Catania, si stanno compiendo importanti passi avanti. La visione del team è chiara: l’archeologia non deve limitarsi alla conservazione, ma deve diventare un’opportunità d’incontro e scoperta.
Una delle idee innovative è l’«aperitivo archeologico», un evento di archeologia pubblica progettato per avvicinare cittadini e turisti alla storia cittadina. Questo evento unisce convivialità a esperienze dirette di conoscenza, puntando in particolar modo sulle nuove generazioni. L’intento è trasmettere che l’archeologia, oltre a essere una scienza storica, può fungere da strumento di innovazione e creare nuove professionalità , specialmente con il supporto delle tecnologie moderne.
Le ricostruzioni 3D e la rieducazione virtuale dell’area, coordinate da esperti come Francesco Zito, offriranno una narrazione chiara e coinvolgente riguardo le diverse sfaccettature del patrimonio. Questo permetterà al pubblico di apprezzare non solo le famose chiese settecentesche, ma anche altre bellezze meno note, come il Portico dell’Atleta.
Via Crociferi, già riconosciuta dall’Unesco negli anni ’80, torna dunque al centro dell’attenzione. Questo percorso integra ricerca scientifica, tecnologia e fruizione collettiva, dimostrando che il recupero del passato può essere un motore vitale per il presente.
Gli interventi in corso sono sostenuti dai “bandi a cascata” del PNRR, con l’obiettivo di restituire l’area alla collettività . Si prevede una gestione condivisa tra il Comune e giovani formati dall’Università di Catania, creando un modello che potrebbe servire da esempio per altre città . Così, la cura e la conoscenza del passato possono rivelarsi efficaci leve strategiche per lo sviluppo culturale e sociale di un territorio in continua evoluzione.