Parchi archeologici siciliani | Scopri il legame inaspettato tra un artista e la chiesa di Sant’Anna a Catania!
Scopri la raffinata pala d'altare di Pasquale Liotta Cristaldi nella chiesa di Sant'Anna a Catania. Arte sacra e storia si intrecciano! 🎨✨🌿

Il Parco Archeologico di Catania celebra la pala d’altare di Pasquale Liotta Cristaldi
Catania, 14 agosto 2025 – Una nuova luce si accende sulla storia dell’arte siciliana grazie alla pala d’altare di Pasquale Liotta Cristaldi, oggi conservata nella chiesa di Sant’Anna a Catania. Questo imponente dipinto, che misura 290 x 170 cm, è un esempio pregiato della pittura sacra di fine Ottocento e rappresenta un’importante testimonianza della committenza artistica del periodo.
La chiesa di Sant’Anna ha radici storiche profonde, essendo sorta come pertinenza della Casa Verga. Fu voluta da Di Mauro Barbagallo, antenato dello scrittore Giovanni Verga, il quale, dopo il terremoto del 1693, decise di ricostruire la piccola chiesa e il palazzo adiacente, dando nuova vita a un luogo di culto fondamentale per la comunità . L’opera di Liotta Cristaldi, firmata e datata 1899, si colloca in questo contesto storico e culturale, arricchendo il patrimonio artistico della città .
La pala, che rappresenta il momento in cui “Sant’Anna istruisce Maria fanciulla”, è ispirata all’agiografia della Santa e mette in scena un ambiente classicheggiante, arricchito da elementi architettonici di chiara influenza pompeiana e neo-egizia. Il profondo simbolismo dell’opera si evidenzia attraverso la figura di Maria, intenta a leggere rotoli manoscritti, affiancata da un vaso di gigli, simbolo di purezza.
Con questa opera, Liotta Cristaldi si afferma come un importante divulgatore della pittura di Domenico Morelli, suo maestro a Napoli. La pala spicca per la sua finezza esecutiva e per la complessità iconografica, che guida lo sguardo dell’osservatore attraverso una composizione studiata nei minimi dettagli. Liotta Cristaldi, infatti, non si limitò a riprodurre modelli del passato, ma reinterpretò tematiche e stili in modo personale e innovativo.
L’artista era legato a Giovanni Verga attraverso amicizie comuni e collaborazioni con altri pittori del tempo, come Calcedonio Reina, con cui condivideva non solo l’arte, ma anche amicizie reciproche. Si ricorda la donazione di Reina a Verga dell’opera simbolista “Nyoumba”, oggi esposta nella Casa Museo Verga, e il ritratto realizzato da Liotta Cristaldi nel 1889, conservato al Museo Civico di Castello Ursino.
La produzione di soggetti religiosi da parte di Liotta Cristaldi è ricca, annoverando un’altra importante opera: la “Sacra Famiglia”, dipinta nel 1895 per la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Quest’opera, restaurata nel 1953, è ambientata nella falegnameria di San Giuseppe, conferendo un carattere fortemente realistico alla scena.
La rilevanza della pala di Sant’Anna non risiede soltanto nelle sue qualità artistiche, ma anche nel suo profondo legame con la storia e la cultura locali. Il lavoro per conservarne la memoria è testimoniato dalla collaborazione fra le istituzioni culturali e storico-artistiche della città . Si ringraziano l’ing. Cocuccio, responsabile della chiesa di Sant’Anna, e la dott.ssa Caterina Barbagallo del Museo Civico Belliniano per il loro impegno nel valorizzare questo capolavoro.
In un’epoca in cui il patrimonio culturale è sempre più a rischio, la pala d’altare di Pasquale Liotta Cristaldi ci ricorda l’importanza di mantenere vivi i legami con la nostra storia, celebrando l’arte e la cultura che ci definiscono.