Un regalo che ha riscritto la storia | Ducea di Nelson e il destino di Maniace che nessuno immaginava

A Maniace, vicino Catania, c’è una tenuta donata a Nelson nel 1799. Una storia vera di potere, eroi e Sicilia inglese nel cuore dell’Etna.

A cura di Paolo Privitera
07 luglio 2025 21:00
Un regalo che ha riscritto la storia | Ducea di Nelson e il destino di Maniace che nessuno immaginava - Foto: George Lucy Good Da Charles Lucy/Wikipedia
Foto: George Lucy Good Da Charles Lucy/Wikipedia
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Un dono reale nel cuore della Sicilia

Nel 1799, re Ferdinando I di Borbone concesse all’ammiraglio Horatio Nelson una vasta proprietà nel territorio di Maniace, oggi provincia di Catania. La "Ducea di Nelson" era un premio per l’aiuto britannico nella repressione della Repubblica Partenopea. Al centro del feudo si trovava l’Abbazia benedettina di Santa Maria di Maniace, fondata nel 1174 dalla regina Margherita di Navarra, madre di Guglielmo II di Sicilia. Nelson non vi abitò mai, ma il titolo di Duca di Bronte (dal vicino paese) divenne parte della sua eredità e fu tramandato ai discendenti per oltre un secolo.

Tra baroni, rivolte e misteri inglesi alle pendici dell’Etna

La tenuta copriva oltre 15.000 ettari, con campi, pascoli, boschi e mulini, e venne gestita da una fitta rete di amministratori britannici. I catanesi dell’epoca, soprattutto i brontesi, mal digerivano i privilegi feudali degli “inglesi”, tanto che nel 1860—durante lo sbarco dei Mille—una rivolta popolare tentò di espropriare la Ducea, senza riuscirci. La proprietà restò in mano agli eredi Nelson fino al 1981, quando fu ceduta al Comune. Oggi è visitabile come museo e dimora storica, con architetture gotico-normanne, stalle, arredi e documenti autentici dell’epoca napoleonica.

Curiosità

Nella biblioteca della Ducea è conservato un documento originale con la firma autografa di Horatio Nelson, ricevuto nel 1799 a Palermo e con timbro reale dei Borbone. È una delle pochissime lettere autografe del celebre ammiraglio presenti in Italia fuori da archivi britannici, e riporta l’espressione: "la mia lealtà alla Sicilia è senza fine".

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