Gammazita chiude per protesta: un silenzio che fa rumore
Gammazita chiude il 10 luglio 2025 in segno di solidarietà con i commercianti del Castello Ursino: una protesta contro l'abbandono del centro storico di Catania

Giovedì 10 luglio 2025, in concomitanza con la prima serata del Catania Summer Fest in Piazza Federico di Svevia, il presidio culturale di Gammazita ha annunciato a sorpresa la chiusura temporanea delle sue attività. Una decisione che ha lasciato sorpresi e, in parte, disorientati i suoi affezionati frequentatori. In un momento in cui il centro storico dovrebbe animarsi, Gammazita spegne le luci, ma non il pensiero critico.
Una solidarietà difficile ma necessaria
La scelta nasce da un contesto di crescente disagio vissuto dai commercianti dell’area del Castello Ursino. Dopo un anno di frustrazione e promesse disattese, una parte del tessuto economico e sociale del quartiere ha scelto la serrata collettiva come forma di protesta. Pur non condividendo pienamente né i metodi né le prospettive della mobilitazione, Gammazita ha deciso di non fare da “crumiro”. Una forma di solidarietà che lascia il segno, anche perché porta con sé il peso di una rinuncia sofferta.
Tutte le ragioni di una chiusura "stupida ma obbligata"
Il vero nodo sta nel messaggio politico dietro il gesto: una critica diretta alla “diseconomia turistica” che svuota i quartieri di vita vera, lascia le piazze deserte per gran parte dell’anno, abbandona i residenti a problemi cronici come furti, assenza di servizi, mobilità disordinata. Gammazita, pur consapevole che la chiusura non sia la soluzione ideale, ha scelto di stare dalla parte di chi lotta. “Quando non hai padri e padrini, ti rimane la comunità”, si legge nel loro comunicato. E oggi, per quella comunità, hanno scelto il silenzio come forma di parola.