Etna in attività: notte di fuoco e ritorno alla calma
Il Vulcano più attivo d'Europa torna a farsi sentire: la nuova fase eruttiva dell'Etna si placa dopo l'attività cominciata nella notte

Stanotte, l’Etna ha riacceso i riflettori su di sé con una nuova e intensa fase eruttiva. Le prime segnalazioni strumentali di incremento del tremore vulcanico sono arrivate poco prima delle 4 del mattino, seguite da esplosioni stromboliane visibili dal Cratere di Sud-Est e da una nube di cenere che ha raggiunto i 6000 metri di altezza.
Lava e cenere: i dati dell’INGV
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo:
- Ore 03:55 UTC: visibile il primo trabocco lavico verso la Valle del Leone.
- Ore 04:10 UTC: iniziano le esplosioni stromboliane.
- Ore 07:30 UTC: la nube vulcanica tocca i 6000 metri, spinta dal vento verso nord.
- Ore 09:35 UTC: un secondo trabocco è osservato verso sud-est.
Tremore vulcanico in crescita e segnali strumentali
Il tremore vulcanico, che indica l’energia del magma in risalita, ha mostrato un aumento continuo fino alle 04:30, per poi mantenersi su livelli alti e oscillanti. Da segnalare anche un aumento degli eventi infrasonici, localizzati sempre nell’area del Cratere di Sud-Est.
Le deformazioni del suolo, rilevate da stazioni clinometriche e dilatometriche, indicano variazioni contenute ma significative, segno di una dinamica interna ancora attiva.
Allerta per l’aviazione ma voli regolari
Nonostante l’eruzione, l’aeroporto di Catania è rimasto operativo. Il bollettino VONA è passato da arancione a rosso per precauzione, ma nessun volo è stato interrotto. Le autorità invitano comunque alla massima prudenza.
Calo dell’attività già in giornata
Nella tarda mattinata del 19 giugno, l’INGV ha comunicato un calo del tremore vulcanico, che ora si attesta su valori medio-alti con tendenza alla diminuzione. Questo potrebbe indicare che la fase eruttiva sta perdendo energia, ma il vulcano resta sotto stretto monitoraggio.