Sicilia en Primeur 2025 | È il vino la chiave per il futuro culturale dell'isola?

Scopri il futuro del vino siciliano: tra cultura, sostenibilità e nuove generazioni di viticoltori. 🍷🌿 Un viaggio nel cuore della Sicilia! 🌅

A cura di Redazione
24 maggio 2025 00:46
Sicilia en Primeur 2025 | È il vino la chiave per il futuro culturale dell'isola? -
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Sicilia en Primeur 2025: Un nuovo manifesto per il futuro del vino siciliano

La XXI edizione di Sicilia en Primeur, tenutasi a Modica, ha rappresentato un momento cruciale per il futuro del vino siciliano. In un contesto ricco di storia e cultura, la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria, ha lanciato un manifesto che sottolinea l’importanza della tutela del valore culturale del vino. Questo documento programmatico si propone di guidare le iniziative future in un settore sempre più interconnesso e globalizzato.

Un viaggio nel cuore del vino siciliano

L’evento ha visto la partecipazione di oltre trecento etichette, presentate in una degustazione tecnica organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS). Gli undici enotour che hanno accompagnato la stampa internazionale attraverso le diverse anime vinicole dell’isola hanno confermato il successo dell’iniziativa, che ha fatto del territorio il suo protagonista indiscusso. Il barocco scenario di Modica, con luoghi emblematici come il Castello dei Conti e il Teatro Garibaldi, ha offerto un palcoscenico ideale per celebrare l’eccellenza enologica siciliana.

Cultura e sostenibilità al centro del dibattito

Il convegno “La Cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro” ha trattato temi chiave come il consumo consapevole e la sostenibilità. L’importanza di rafforzare i sistemi di tracciabilità e controllo per proteggere l’identità del vino made in Italy è stata sottolineata da Felice Assenza, capo del dipartimento ICQRF. Con la crescente presenza di prodotti contraffatti e il fenomeno dell’Italian sounding, la tutela della qualità è più che mai essenziale.

Visioni future: Il fattore S

Il Master of Wine Andrea Lonardi ha presentato un manifesto dal titolo “Il fattore S”: un’analisi dell’unicità del continente vitivinicolo siciliano che si articola attorno a dodici parole chiave. Lonardi ha messo in evidenza la necessità di valorizzare site identitari oltre l’Etna e di attrarre una nuova generazione di viticoltori, sottolineando che il vino siciliano può rimanere un simbolo culturale se gestito con visione e responsabilità.

Un enoturismo in evoluzione

Un altro panel ha approfondito l’offerta enoturistica in Sicilia, mettendo in luce un modello dinamico che unisce tradizione e innovazione. Dario Stefàno e Antonello Maruotti dell’Università Lumsa hanno evidenziato il crescente rilevo dell’e-commerce e della vendita diretta, come canali strategici per la crescita economica del settore. Le nuove modalità di accoglienza stanno cambiando il volto dell’enoturismo, coinvolgendo sempre più un pubblico internazionale.

Consumo consapevole e salute

Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna, ha affrontato il delicato tema del consumo di alcol. “Insegnare il rispetto e la cura dell’individuo è fondamentale. Dobbiamo promuovere un cambiamento culturale piuttosto che imporre divieti”, ha affermato, invitando alla riflessione su un consumo informato e consapevole.

Il ruolo della sostenibilità

La Fondazione SOStain Sicilia, secondo Alessio Planeta, si sta affermando come un’importante alleata per il futuro del vino locale. Initiative come "Honeybees and vineyard" dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità, evidenziando l’importanza di progetti innovativi per ridurre l’impatto ambientale della produzione vinicola.

Un finale da celebrare

Il gran finale della manifestazione si è tenuto al Castello dei Conti, con un walk-around tasting che ha coinvolto 57 cantine e offerto la possibilità di degustare circa 300 vini. L’evento ha rappresentato un connubio tra alta cucina siciliana e grandi vini, sottolineando l’importanza della collaborazione tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse.

"La nostra cultura del vino promuove il brand Sicilia nei mercati di tutto il mondo," ha concluso Mariangela Cambria, evidenziando come il vino rappresenti una storia, una diversità e un’unicità che devono essere preservate e celebrate. Con l’iniziativa di Sicilia en Primeur 2025, la Sicilia si riconferma non solo un grande produttore di vino, ma anche un custode di una tradizione culturale millenaria.

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