Scoperto un ricercato della Polizia a Catania | Ecco perché la sua giustificazione per le mazze lascia senza parole!
Arrestato a Catania un 31enne ricercato per reati in Albania. Scoperti armi nel suo veicolo durante controlli di routine. 🕵️♂️🚔

Arrestato a Catania un ricercato internazionale: trovate armi in auto
Catania, 24 maggio 2025 – La Polizia di Stato ha scoperto e arrestato un cittadino catanese di 31 anni, noto per essere ricercato a livello internazionale a causa di reati commessi in Albania. L’operazione si è svolta durante un normale servizio di pattugliamento della squadra volanti della Questura di Catania, volto a garantire la sicurezza del territorio e prevenire fenomeni di illegalità.
Durante un posto di controllo in via Acquicella, gli agenti hanno notato un’automobile con a bordo quattro persone che ha suscitato sospetti. Dopo aver intimato l’alt, il conducente ha cercato di scusarsi, affermando di avere un "appuntamento importante", ma la richiesta non ha convinto gli agenti. In seguito all’ispezione del veicolo, hanno rinvenuto nel portabagagli una mazza da baseball, una mazza da golf e un tirapugni.
Tentando di giustificare la presenza delle armi, il giovane ha dichiarato di essere un appassionato di sport. Tuttavia, le sue spiegazioni sono risultate poco credibili, soprattutto considerando il contesto e l’orario. Il materiale rinvenuto è stato immediatamente sequestrato dalle forze dell’ordine.
Successivamente, il controllo dei documenti ha rivelato che il 31enne era ricercato in ambito internazionale. Grazie alla collaborazione con la Sala operativa dell’Interpol presso la Direzione Centrale Polizia Criminale, i poliziotti hanno potuto emettere un provvedimento di cattura. Il giovane risultava già condannato in Albania per reati di grave entità.
Gli agenti hanno quindi provveduto all’arresto dell’uomo, il quale ora è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per eventuali determinazioni riguardanti un’estradizione in Albania. Inoltre, gli è stata comminata una denuncia per il reato di porto di armi od oggetti atti a offendere, mantenendo sempre la presunzione di innocenza fino a una condanna definitiva.
Le altre persone coinvolte nel fermo non sono risultate avere precedenti o illeciti a carico. Questo intervento della Polizia di Stato ribadisce l’importanza della vigilanza continua sul territorio e l’efficacia delle operazioni di controllo delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata.