Un capolavoro poco conosciuto, la scalinata siciliana dipinta a mano con una caratteristica unica al mondo
La scalinata di Santa Maria del Monte a Caltagirone incanta da secoli: 142 gradini di maiolica siciliana raccontano l’identità dell'isola!

Un simbolo della Sicilia che pochi conoscono
Nel cuore del centro storico di Caltagirone, in provincia di Catania, si snoda una delle opere architettoniche più affascinanti e identitarie dell’intera Sicilia: la Scalinata di Santa Maria del Monte. Con 142 gradini rivestiti di maioliche decorate a mano, rappresenta un capolavoro urbano che racconta la storia dell’isola passo dopo passo.
Costruita nel 1606, la scalinata collegava la parte nuova con quella antica della città. Ogni alzata è diversa e narra un pezzo di tradizione siciliana: motivi arabi, normanni, catalani e barocchi si fondono in un’esplosione di colori e simbolismi.
Maioliche uniche, tutte dipinte a mano
Ogni gradino della scalinata è rivestito da maioliche in ceramica di Caltagirone, realizzate artigianalmente da maestri ceramisti. Le piastrelle non sono mai ripetitive: ogni singola alzata presenta una decorazione diversa, ispirata a motivi ornamentali dal X al XX secolo.
Questo fa della scalinata una vera galleria d’arte en plein air, che ha il potere di raccontare mille anni di cultura siciliana sotto forma di arte visiva, simboli religiosi, elementi floreali e geometrie arabeggianti.
Una salita che si trasforma in rito
Salire i 142 gradini della scalinata non è solo un atto fisico: è un’esperienza culturale e spirituale. In cima sorge la Chiesa di Santa Maria del Monte, uno dei più antichi edifici religiosi della città, già presente prima del 1100.
Durante l’anno, la scalinata diventa teatro di eventi spettacolari: la “Luminaria di San Giacomo” in luglio e la “Scala Infiorata” a maggio, in cui i gradini vengono ricoperti da migliaia di luci o fiori, formando immagini sacre o allegoriche visibili da tutta la città.
Curiosità
La scalinata è parte integrante del centro storico barocco di Caltagirone, che dal 2002 è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO come parte del sito seriale “Città tardo barocche del Val di Noto”.
Molti catanesi ignorano che questo patrimonio mondiale dell’UNESCO si trova a meno di un’ora da Catania, ed è un simbolo identitario della ceramica e della cultura etnea nel mondo.