Un pezzo di Scozia sull'Etna, svelata la verità dietro il legame tra Nelson e l’Abbazia di Maniace che pochi conoscono

Alle pendici dell’Etna, l’Abbazia di Maniace racconta un’epopea tra inglesi e catanesi, tra storia normanna e nobiltà britannica.

A cura di Paolo Privitera
23 agosto 2025 21:00
Un pezzo di Scozia sull'Etna, svelata la verità dietro il legame tra Nelson e l’Abbazia di Maniace che pochi conoscono - Foto: epanto - fonte su flickr/Wikipedia
Foto: epanto - fonte su flickr/Wikipedia
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Un’abbazia normanna tra lava e leggenda

A pochi chilometri da Bronte, nel versante nord-ovest dell’Etna, sorge uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti dell’entroterra catanese: l’Abbazia di Santa Maria di Maniace, nota anche come Castello Nelson.

L’abbazia fu fondata nel 1173 dal re normanno Guglielmo II, come atto di gratitudine alla Vergine per la vittoria in una battaglia contro i Bizantini. Il toponimo “Maniace” deriva dal generale bizantino Giorgio Maniace, che nel 1040 combatté proprio in queste terre.

Il regalo del Re di Napoli all’eroe inglese

Il legame con Horatio Nelson, ammiraglio britannico celebre per la battaglia di Trafalgar, arriva secoli dopo. Nel 1799, il re Ferdinando IV di Borbone donò l’abbazia e le sue terre a Nelson per ringraziarlo del sostegno militare contro i rivoluzionari napoletani.

Nelson non vi abitò mai, ma i suoi eredi ne fecero una sontuosa residenza nobiliare, adattando parte dell’abbazia a dimora privata, conosciuta appunto come Castello Nelson.

Un angolo d’Inghilterra nel cuore della Sicilia

Il Castello Nelson fu abitato dagli eredi della famiglia fino al 1981, trasformandosi nel tempo in un centro agricolo, un simbolo di potere feudale e infine in residenza aristocratica dall’impronta anglosassone.

Al suo interno si trovano stemmi, mobili d’epoca, ritratti, libri e documenti che raccontano il secolare rapporto tra la nobiltà britannica e la Sicilia profonda. L’architettura riflette l’ibridazione tra stile gotico-normanno e gusto inglese ottocentesco.

Dal silenzio alla rinascita culturale

Dopo la fine della proprietà inglese, l’abbazia fu acquisita dal Comune di Bronte, che l’ha riqualificata e aperta al pubblico. Oggi Castello Nelson è sede di mostre, visite guidate ed eventi, ma mantiene intatto il fascino misterioso di un luogo fuori dal tempo.

È anche una meta ideale per escursioni nei boschi brontesi, tra mulattiere, paesaggi lavici e silenzio, perfetto per chi cerca una Sicilia autentica e lontana dal turismo di massa.

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