La magia del Monte Zoccolaro | Il belvedere naturale più spettacolare dell’Etna che i catanesi conoscono

Alle pendici dell’Etna esiste un punto panoramico unico al mondo. I catanesi lo hanno sotto gli occhi, ma pochi conoscono la magia del Monte Zoccolaro.

A cura di Paolo Privitera
25 aprile 2025 15:00
La magia del Monte Zoccolaro | Il belvedere naturale più spettacolare dell’Etna che i catanesi conoscono - Foto: Lelezaff/Wikipedia
Foto: Lelezaff/Wikipedia
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Un punto d’osservazione privilegiato sull’Etna

Il Monte Zoccolaro, situato nel versante sud-orientale del massiccio etneo, è considerato da molti il miglior punto panoramico in assoluto per ammirare l’Etna in tutta la sua maestosità.
Si trova nel territorio di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, e raggiunge un’altitudine di 1.739 metri. Ma la sua fama non deriva solo dai numeri: è lo spettacolo visivo che offre ad averlo reso leggendario tra escursionisti e geologi.

La vista che abbraccia mare, vulcano e cielo

Dal suo crinale si può osservare l’intera Valle del Bove, una depressione vulcanica scavata da migliaia di anni di eruzioni ed erosioni. Da lì si ha un colpo d’occhio unico al mondo: si vede il cratere sommitale dell’Etna, i flussi lavici, la costa orientale della Sicilia, e perfino il Mar Ionio nelle giornate limpide.

Questa posizione lo rende strategico per il monitoraggio vulcanologico, oltre che per la fotografia paesaggistica e l’escursionismo.

Un’escursione adatta a tutti… ma mozzafiato

Il sentiero per raggiungere la vetta del Monte Zoccolaro parte dal rifugio Sapienza o dalla Casa del Monte, a seconda del lato scelto. Il percorso più classico è lungo circa 2,5 km, con un dislivello di 250 metri, percorribile in 1 ora e 30 minuti.

Pur non essendo una salita difficile, è consigliabile per chi ha un minimo di allenamento, viste le rocce laviche taglienti e la forte esposizione al sole in estate. L’intero tragitto è immerso nella vegetazione tipica etnea, con tratti di pineta, ginestre e scorci sulla Valle del Bove.

Un luogo sacro per scienziati e fotografi

Durante le principali eruzioni dell’Etna, il Monte Zoccolaro diventa un punto chiave per i vulcanologi dell’INGV e per i fotografi naturalisti.
Grazie alla sua altezza e alla posizione decentrata rispetto al cratere, consente riprese spettacolari e osservazioni in sicurezza dei fenomeni eruttivi.

La Valle del Bove, sotto i suoi piedi, è una sorta di "trappola naturale" dove la lava tende a defluire, proteggendo parzialmente i paesi etnei più popolati.

Una bellezza che i catanesi sottovalutano

Nonostante la sua straordinaria importanza paesaggistica e scientifica, il Monte Zoccolaro è ancora poco conosciuto dai catanesi stessi.
Molti turisti lo includono nei loro itinerari, mentre tanti residenti di Catania non ne hanno mai sentito parlare. Eppure si trova a meno di un’ora di auto dal centro città, ed è accessibile gratuitamente tutto l’anno.

Questo luogo rappresenta un patrimonio naturale e culturale che merita di essere valorizzato e protetto, anche perché i suoi sentieri sono fragili e soggetti all’erosione.

Curiosità: qui nacque la prima foto aerea di un’eruzione

Nel 1983, durante una delle eruzioni più documentate dell’Etna, il Monte Zoccolaro fu scelto come base per la prima serie di riprese fotografiche aeree mai effettuate con drone (antesignani, in realtà: erano palloni aerostatici muniti di fotocamera).
Quegli scatti furono poi esposti a Washington in una mostra sul monitoraggio vulcanico globale.

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