Catania in fiamme | Il bombardamento che la cancellò dalla mappa durante la Seconda Guerra Mondiale

Scopri come i devastanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale hanno trasformato Catania e le tracce ancora presenti oggi.

A cura di Paolo Privitera
03 marzo 2025 15:00
Catania in fiamme | Il bombardamento che la cancellò dalla mappa durante la Seconda Guerra Mondiale - Foto: Oberiko/Wikipedia
Foto: Oberiko/Wikipedia
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Durante la Seconda Guerra Mondiale, Catania subì devastanti bombardamenti che ne alterarono profondamente il volto. Le incursioni aeree degli Alleati, mirate a indebolire le difese italo-tedesche, causarono ingenti danni al patrimonio storico e numerose vittime civili. 

Gli attacchi aerei: una pioggia di fuoco su Catania

A partire dal 15 aprile 1943, la città etnea divenne bersaglio di ripetuti bombardamenti. In particolare, l'8 luglio 1943 è ricordato come la "nona distruzione di Catania", con raid aerei che provocarono la distruzione di edifici storici e la perdita di molte vite umane. 

Le ferite sul patrimonio storico

Monumenti simbolo come la Chiesa di San Nicolò l'Arena e il Castello Ursino subirono danni significativi. Anche interi quartieri residenziali furono rasi al suolo, costringendo numerose famiglie ad abbandonare le proprie case. 

Le cicatrici ancora visibili oggi

Nonostante la ricostruzione post-bellica, alcune tracce dei bombardamenti sono ancora presenti. Ad esempio, in alcune zone della città è possibile osservare edifici con segni evidenti dei danni subiti durante la guerra. 

Curiosità: il ritrovamento di ordigni inesplosi

Ancora oggi, durante lavori di scavo o ristrutturazione, capita di rinvenire ordigni bellici inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Questi ritrovamenti testimoniano quanto la guerra abbia lasciato un'impronta indelebile sul territorio catanese.

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