Un operaio catanese tra i coinvolti nell’esplosione Eni Calenzano
I soccorritori lavorano senza sosta dopo l’incidente mortale all’Eni Calenzano. Nell’esplosione coinvolto un operaio catanese: ecco cosa si sa finora
Una potente esplosione ha sconvolto la comunità di Calenzano, nei pressi di Firenze, nella mattinata di oggi. Il drammatico incidente si è verificato nel deposito di idrocarburi Eni, causando due morti, nove feriti e lasciando tre persone disperse. Tra queste, un operaio catanese di 57 anni, presumibilmente alla guida di un'autocisterna al momento della deflagrazione.
Una colonna di fumo visibile da chilometri
Il boato, avvenuto poco dopo le 10, è stato percepito in ogni quartiere di Firenze, suscitando panico e centinaia di chiamate ai numeri di emergenza. Una colonna di fumo nero, visibile anche a chilometri di distanza, ha ulteriormente sottolineato la gravità dell’incidente.
Le dinamiche dell’esplosione
Secondo le prime ricostruzioni, lo scoppio è avvenuto durante le operazioni di carico di carburante in un camion cisterna, operazione che comporta il rischio legato alla natura altamente infiammabile del liquido trasportato. Il deposito Eni, attivo dal 1956 e esteso su 180mila metri quadri, movimenta benzina, gasolio e jet fuel.
Impatto sulla viabilità e l'intervento delle autorità
La circolazione ferroviaria tra Prato e Firenze è attualmente sospesa, mentre le squadre di soccorso, compresi Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, continuano a operare in condizioni critiche per individuare eventuali superstiti.
Il cordoglio delle istituzioni
Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, ha espresso solidarietà al presidente della Toscana, Eugenio Giani, e alle famiglie colpite. Schifani ha sottolineato l'importanza della prevenzione e della sicurezza nei contesti industriali, ribadendo la disponibilità a offrire ogni supporto necessario.
“Questo tragico evento ci ricorda l’urgenza di garantire standard elevati di sicurezza sul lavoro,” ha dichiarato Schifani.
La comunità rimane col fiato sospeso in attesa di aggiornamenti, mentre il dolore e la preoccupazione si mescolano alla gratitudine verso chi sta lavorando per far fronte alla tragedia.