Esplosione Eni Calenzano: incidente mortale sul lavoro [VIDEO]
Sfortunatamente ci sono morti, feriti e dispersi tra gli operai coinvolti nell’esplosione all’Eni di Calenzano: ennesimo incidente mortale sul lavoro
L’esplosione avvenuta questa mattina al deposito Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze, ha causato un bilancio tragico: due morti, nove feriti, di cui tre in codice rosso, e tre dispersi. Gli operai coinvolti, di età compresa tra i 45 e i 62 anni, stavano operando nel punto di carico delle autobotti quando si è verificata la deflagrazione, probabilmente dovuta alla perdita di liquido durante le operazioni di rifornimento.
Uno dei due corpi è stato identificato; le autorità stanno lavorando per individuare gli altri dispersi. Tra le vittime e i dispersi figurano lavoratori provenienti da varie regioni d’Italia.
Intervento immediato dei soccorsi
I Vigili del Fuoco hanno rapidamente domato le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse ai depositi vicini. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha assicurato che la situazione è sotto controllo, con i depositi di carburante rimasti intatti. Tuttavia, è stato necessario evacuare 15 aziende e alcuni impianti sportivi nelle vicinanze per motivi di sicurezza.
La circolazione ferroviaria è stata sospesa per alcune ore, mentre l’autostrada A1 è stata riaperta nel pomeriggio.
Rischi ambientali e misure preventive
La colonna di fumo densa, visibile dai comuni vicini, ha sollevato preoccupazioni per l’ambiente e la salute pubblica. Tecnici dell’Arpat e della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) stanno monitorando l’impatto degli inquinanti. Le autorità hanno chiesto ai residenti nel raggio di 5 km dall’area dell’esplosione di rimanere in casa, chiudere porte e finestre e limitare le attività all’aperto.
Secondo Sima, il fumo potrebbe contenere sostanze tossiche come diossine, monossido di carbonio, particolato fine e idrocarburi, con potenziali danni per la salute umana e l’ambiente.
Testimonianze drammatiche
I lavoratori delle aziende vicine hanno raccontato momenti di terrore. "Abbiamo sentito un’esplosione enorme, come una bomba. I vetri si sono infranti, e scaffalature e veicoli sono stati spostati dalla forza d’urto", ha dichiarato un operaio.
Un altro testimone, ferito lievemente, ha spiegato: "Sembrava ci avesse attraversato un tuono. Tutto è accaduto in pochi secondi".
Indagini in corso per accertare le responsabilità
La Procura di Prato ha avviato un’indagine per accertare eventuali negligenze o responsabilità. L’area è stata posta sotto sequestro, e un team del Dipartimento della Protezione Civile è stato inviato per supportare le autorità locali.
Cordoglio delle istituzioni
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso vicinanza ai familiari delle vittime e gratitudine verso i soccorritori. Anche l’assessore regionale alla Protezione Civile, Monia Monni, ha sottolineato la prontezza degli interventi, rassicurando sulla qualità dell’aria grazie al vento che ha disperso le particelle inquinanti.
Appelli alla cautela e alla prevenzione
In attesa dei risultati delle analisi ambientali, le autorità raccomandano di non consumare prodotti agricoli o acqua provenienti dall’area interessata e di monitorare eventuali sintomi respiratori. Il tragico evento richiama l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza nelle operazioni di rifornimento e nelle infrastrutture industriali.