Strage di gatti a Catania, il grido del portavoce degli studenti di Giurisprudenza
La denuncia parte dal Senatore accademico Giuseppe Trovato, che lancia un nuovo allarme
La città di Catania è attualmente in preda a una situazione allarmante e agghiacciante: la comparsa di numerosi cadaveri di gatti, crudelmente torturati e uccisi, ha gettato nello sconforto l’intera comunità. Questo fenomeno, denunciato dal Senatore accademico Giuseppe Trovato attraverso i suoi canali social, ha destato una giusta indignazione e ha messo in luce una pratica aberrante che sta lentamente diffondendosi a livello internazionale.
L’orribile scoperta avviene principalmente nei pressi della Facoltà di giurisprudenza, dove gli studenti e i residenti locali sono stati testimoni di una serie di eventi sconcertanti. I cadaveri dei felini, mutilati e torturati, sono stati ritrovati con una frequenza allarmante, segnalando una tendenza preoccupante che richiede una risposta immediata e decisa.
Secondo quanto riportato dal Senatore Trovato, dietro a questi atti di violenza gratuita si celerebbero individui malati e privi di qualsiasi empatia, pronti a pagare e scommettere sulla morte degli animali. Ancor più agghiacciante è il fatto che tali atrocità vengano trasmesse in diretta attraverso applicazioni che, per ovvie ragioni, non vengono nominate. Questo macabro spettacolo non solo perpetua la sofferenza degli animali, ma alimenta anche una cultura dell’orrore che non può essere tollerata.
Si tratta, senza ombra di dubbio, di una pratica disumana e vile che va contrastata con ogni mezzo possibile. Il Senatore Trovato ha giustamente sottolineato la necessità di fermare immediatamente questa spirale di violenza, affinché non si diffonda ulteriormente e non arrechi ulteriori danni alla comunità e alla dignità degli animali.
Ecco il post dell’Avv. Giuseppe Trovato.