Sei catanese se "ti cali Don Cola Carogna cu tutti i robbi", un detto dal significato che solo pochi conoscono

Se sei un vero catanese sai perché a Catania si usa questo antico detto. Prova a scoprire quanto ne sai

A cura di Simona Lo Certo
28 dicembre 2023 10:04
Sei catanese se "ti cali Don Cola Carogna cu tutti i robbi", un detto dal significato che solo pochi conoscono
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Don Cola Carogna, un personaggio noto a Catania, soprattutto durante le feste

Il folclore siciliano è ricco di personaggi misteriosi e storie intriganti e, tra questi, spicca la figura di Don Cola Carogna, protagonista di un detto popolare che ha radici profonde nella cultura dell’isola e che evoca immagini di eccessi e stravaganze.

Un detto che è utilizzato soprattutto durante le feste, quando i catanesi sono soliti mangiare tanto e continuamente, lamentando poi dei particolari disturbi legati alla digestione.

Ecco che spunta Don Cola Carogna, il simbolo del superamento dei limiti umani, in particolare quando si tratta di mangiare in abbondanza e personaggio dalle origini leggendarie e misteriose, a tratti anche inquietanti.

Se sei curioso di conoscere l’origine di questo personaggio e del detto di cui è protagonista, leggi la sua storia qui sotto.

Don Cola foto credit https://depositphotos.com

Perché a Catania “ti cali Don Cola Carogna cu tutti i robbi”? Origine di un detto ancora molto usato

La leggenda di don Cola Carogna narra che fosse uno spietato usuraio, ebraico in un’epoca in cui ai cristiani era proibita tale pratica e le cui avidità e azioni ingiuste attirarono l’attenzione di una strega, che lo maledisse quando lui le sottrasse la casa con l’inganno.

La maledizione della strega legò don Cola al demone Ouar, il demonio della bulimia nervosa, trasformandolo in un essere assetato di cibo in modo insaziabile. La sua fame lo spinse a compiere atti sempre più orribili: iniziò rubando le provviste dai parenti, costringendo la moglie a prostituirsi per ottenere cibo.

La sua sete insaziabile di prelibatezze lo portò a inserire clausole particolarmente perverse nei suoi contratti di usura. Non solo richiedeva parti del corpo come pegno, ma arrivò al punto di costringere le vittime a impegnare i propri figli. La sua discesa nell’orrore culminò nel cannibalismo, nutrendosi addirittura dei bambini delle sue vittime.

Cola Carogna, spinto dalla sua stessa ferocia, tentò di porre fine al suo orrore. In un momento di lucidità, si liberò temporaneamente dall’influenza del demone, ma la consapevolezza del male compiuto fu tale che preferì togliersi la vita per salvare i suoi figli. Il suo cadavere, pesante oltre 500 kg, divenne il termine di paragone per descrivere una massa estrema.

La storia di don Cola Carogna è rimasta nel folclore siciliano, trasformandosi nel detto “a manciatu a don cola carogna”, che richiama l’idea di un eccesso inimmaginabile. Così, tra leggenda e modo di dire, la figura di don Cola continua a suscitare fascino e inquietudine nelle storie popolari.

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