Incendio Aeroporto Catania, Procura comunica 7 indagati: dirigenti Sac nella lista
7 persone sotto inchiesta, tra cui dirigenti Sac, da parte della Procura di Catania per l'incendio all'aeroporto di luglio: accusa d’incendio colposo
Sette individui sono attualmente sotto inchiesta da parte della Procura di Catania in relazione all’incendio avvenuto presso l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini nella notte tra il 16 e il 17 luglio scorsi: l’accusa è d’incendio colposo.
Tra i 7 indagati anche i dirigenti Sac, difesa avvocato: «Si tratta di un atto dovuto a garanzia di tutti»
Tra i soggetti indagati dalla Procura figurano i dirigenti della SAC, la società responsabile della gestione dell’aeroporto, e titolari di sub concessioni per locali destinati a attività commerciali all’interno dell’aeroporto. L’iscrizione nel registro degli indagati è stata necessaria per consentire lo svolgimento di accertamenti tecnici irripetibili. Tali accertamenti sono stati eseguiti da consulenti tecnici nominati dalla Procura, dai periti e dagli avvocati dei soggetti indagati.
Chi sono i dirigenti Sac indagati per l’incendio all’aeroporto di Catania
Quattro dei soggetti indagati sono dirigenti della SAC, tra cui l’amministratore delegato Nico Torrisi, Giancarlo Guarrera, Orazio Condorelli e Antonio Palumbo. Il collegio di difesa della SAC è composto dagli avvocati Luca Blasi, Giuseppe Lo Faro, Martina Reina e Gianluca Gulino. Gli altri indagati sono presumibilmente collegati, direttamente o indirettamente, a un’attività di noleggio auto situata nell’aeroporto, da cui sarebbe partito l’incendio.
Luca Enrico Blasi, avvocato del collegio difensivo della Sac, spiega ai microfoni Ansa: «Non sono assolutamente sorpreso dall’avviso di garanzia finalizzato ad accertamenti tecnici non ripetibili altrimenti non utilizzabili in un’eventuale fase processuale. Un atto a garanzia dei molti indagati, anche non appartenenti alla Sac. L’amministratore delegato consapevole che si tratta di un atto dovuto a garanzia di tutti, ha piena fiducia nell’operato della magistratura e auspica che venga fatta piena chiarezza».