In scena “Otello&DesDemona o del femminicidio”: il palcoscenico per un’importante tematica
La sensibilizzazione quando raggiunge un teatro amplifica la potenza del messaggio, come nel shakespeariano “Otello&DesDemona o del femminicidio”
La sensibilizzazione passa attraverso qualsiasi mezzo quando la tematica è tanto importante quanto il femminicidio ma quando raggiunge un teatro, l’effetto del palcoscenico amplifica la potenza del messaggio. È così osservare la messa in scena di “Otello&DesDemona o del femminicidio”: l’ispirazione shakespeariana per raccontare la drammatica attualità d’annientare in auspicio di un futuro migliore.
Nello spazio artistico teatrale catanese Roots andrà in scena lo spettacolo “Otello&DesDemona o del femminicidio” della compagnia ‘OTqA’ (Officine teatrali Quintarmata). Lo spettacolo andrà in scena a Catania venerdì 27 e sabato 28 gennaio, alle ore 20,30. Roots, in via Borrello, 73, ospita l’evento come prima rappresentazione del nuovo anno della rassegna di teatro contemporaneo “Rigenerazioni”.
Liberamente ispirato dalla tragedia di William Shakespeare, l’adattamento e la regia è a cura di Santi Cicardo. In scena Santi Cicardo e Enrica Volponi Spena. La regista Cicardo espone: «L’idea di ri-presentare Otello è nata da una profonda interrogazione sul testo shakespeariano e in particolare sulla figura del Moro. Egli uccide perché si lascia irretire dal laccio traditore di Iago in preda a una cieca e folle gelosia, o piuttosto è totalmente responsabile della propria vicenda e del proprio delitto? Insomma Otello, non importa se bianco o nero, è un uomo che di fronte alla passione amorosa si fa travolgere in un acting out che non è in grado di controllare? O piuttosto uccide per un deliberato ragionamento d’odio? Quando egli trasforma lo spazio che era occupato dall’amore, lasciandovi posto al sentimento brutale e distruttivo cosa succede nella sua mente? Un luogo comune: una donna che tradisce (o è semplicemente sospettata di farlo), un uomo che, lasciandosi accecare dalla gelosia, uccide la compagna per poi, nella maggior parte dei casi, suicidarsi».
I fondatori de La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile sottolineano: «Abbiamo voluto all’interno della rassegna Rigenerazioni questa rappresentazione teatrale perché di grande attualità e aiuta a riflettere su quello che è il fenomeno del femminicidio. Il teatro è anche denuncia, impegno civile perché solo attraverso le emozioni e la riflessione si tocca l’intimo della coscienza umana».