Litigano in casa, gli agenti intervengono scoprendo 1 Kg di marijuana e vengono aggrediti

Il personale delle Volanti ha indagato in stato di libertà una persona resasi responsabile dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti sono intervenuti in un’abitazione a Librino in seguito alla segnalazione di una li...

A cura di Marco D'Urso
05 agosto 2021 17:05
Litigano in casa, gli agenti intervengono scoprendo 1 Kg di marijuana e vengono aggrediti
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Il personale delle Volanti ha indagato in stato di libertà una persona resasi responsabile dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti sono intervenuti in un’abitazione a Librino in seguito alla segnalazione di una lite in famiglia.

Giunti sul luogo indicata nella telefonata, i poliziotti hanno costatato che la lite tra due fratelli, uno dei quali era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare anche per reati in materia di stupefacenti, era stata sedata ormai dagli stessi.

Gli agenti stavano per andare quando hanno percepito nell’appartamento un intenso odore di marijuana, accorgendosi al contempo che il fratello agli arresti domiciliari stava tentando di disfarsi di una busta di plastica, adagiandola sul pianerottolo di casa.

I poliziotti hanno deciso d’effettuare un ulteriore controllo. All’interno dell’involucro hanno trovato un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droga, ancora intrisi di sostanza stupefacente. Gli agenti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare scoprendo nel sottotetto, in cui l’uomo ha dichiarato d’aver prelevato la busta poco prima, circa 950 grammi di marijuana che è stata immediatamente sequestrata.

Il soggetto, innervosito per il controllo, ha iniziato a inveire contro gli operatori, avvicinandosi a essi senza mascherina. Nel momento in cui gli agenti lo hanno allontanato, il pregiudicato ha reagito opponendo resistenza e causando ai due operatori contusioni giudicate dai medici guaribili in dieci giorni.

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