"U Mauru", le 3 Sorprendenti Cose che Devi Sapere sull'Insalata Catanese

Quanto ne sai de "u mauru"? Scopri tutto su questa speciale alga rosa diffusa nella costiera ionica ed apprezzata dai catanesi!

A cura di Simona Lo Certo
16 ottobre 2024 02:00
"U Mauru", le 3 Sorprendenti Cose che Devi Sapere sull'Insalata Catanese
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“U Mauru”, Cos’è e Come si Utilizza?

Chi è catanese sa bene cos’è “u mauru” e che profumo intenso ha questa particolare alga rossa filamentosa, che diffusa nella costiera ionica, viene mangiata a Catania e dintorni come gustosa insalata.

Conosciuta in tutto il mondo con il nome scientifico di Chondrachantus teedei, questa particolare alga dal sapore forte e dalla consistenza callosa, è molto utilizzata a Catania e provincia, dove è chiamata con la variante dialettale del siciliano màguru che letteralmente significa “magro”.

Condito con succo di limone locale, con olio extravergine delle nostre olive, sale e pepe, “u mauru” è pronto per essere gustato fresco come un contorno o come accompagnamento alla tradizionale paranza di pesce. I catanesi veraci preferiscono mangiare “u mauru” vicino al mare, magari comodamente seduti al tavolo di qualche trattoria ionica o in piedi, direttamente nel luogo dell’acquisto come è d’uso al porticciolo di Ognina.

“U mauru” però, non è solo una prelibatezza catanese, ma possiede ancora qualche qualità nascosta: pochi infatti conoscono le sue origini e le sue proprietà curative. Scopriamole insieme!

Le Origini del Mauro

U mauru

“U mauru” è una delle più antiche pietanze locali, raccolta e consumata direttamente dai pescatori o rivenduta da loro stessa nei chioschi della città. Anticamente infatti l’alga rossa era utilizzata “pi sciacquarisi a ucca!” cioè per rinfrescarla dopo aver mangiato o sorseggiato un seltz, limone e sale. Se però anticamente “u mauru” veniva consumato solo dai ceti più poveri della città e considerato un cibo poverissimo e di facile reperimento sulle coste ioniche, nel tempo, l’alga è diventata una specialità da gustare come diversivo. Basti pensare che, originariamente quest’erba di mare era una delle poche pietanze che anche i pescatori più umili potevano permettersi; mentre oggi è spesso usata come guarnizione ai piatti gourmet di chef stellati o nelle sagre di paese per imbandire i banconi di esposizione di prodotti tipici locali. Se però molti preferiscono gustarlo, altri lo utilizzano per guarnire, ancora pochi lo sfruttano per curarsi: sapevate che “u mauru” è un ottimo rimedio per molti malanni?

Ecco quali.

Le Proprietà Curative del Mauro: Tutti i Benefici 

Colore, sapore, profumo sembra non essere le uniche qualità del “mauru”, ricco com’è anche di principi nutritivi e curativi che fanno bene al corpo e alla mente. Come gli altri tipi di alghe, anche quella rossa locale possiede un alto contenuto di nutrienti, utilizzabili come integratori naturali; ma allo stesso tempo, un altissimo tasso di iodio marino che potrebbe comportare scompensi alla tiroide. Fate attenzione, potrete comunque godere dei benefici del “mauru” senza ingerirlo per forza! Vi basterà trascorrere del tempo a mare e beneficiare della qualità dell’acqua e dell’aria, migliorata proprio dalla presenza dell’alga, che non riuscirebbe a sopravvivere in ambienti inquinati.

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