Un enigma che resiste da millenni: c'è un "isola" a Catania che nasconde una storia dimenticata
Pochi conoscono i misteri e la storia vera dell’Isola Lachea: scienza, miti e natura protetta nel cuore del mare di Catania!

Un’isola piccola, una storia immensa
A pochi metri dalla costa di Aci Trezza, di fronte agli spettacolari Faraglioni dei Ciclopi, si trova una minuscola ma antichissima isola vulcanica: l’Isola Lachea.
Di origine lavica, l’isola è parte dell’arcipelago dei Ciclopi e ha una superficie di appena 2.000 metri quadrati, ma la sua importanza è immensa: custodisce secoli di storia naturale, mitologia e ricerca scientifica.
Dai giganti di Omero ai geologi contemporanei
Secondo la leggenda, l’isola e i faraglioni attorno sarebbero i massi lanciati da Polifemo contro Ulisse, nella narrazione dell’Odissea. Sebbene il mito resti tale, la natura geologica dell’Isola Lachea è assolutamente reale: si tratta di un affioramento di lave sottomarine basaltiche, formatosi in seguito all’attività vulcanica sottomarina etnea.
La zona è oggi protetta come Riserva Naturale Integrale "Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi", istituita nel 1998.
Da isola privata a sede universitaria
Nel 1930, l’Isola Lachea fu donata all’Università degli Studi di Catania dalla famiglia Gravina-Cruyllas, e da allora è sede della Stazione di Biologia Marina, un centro di ricerca e didattica per studiosi di tutto il mondo.
Il complesso comprende laboratori, collezioni zoologiche, una biblioteca scientifica e un piccolo museo naturalistico, aperto ai visitatori su prenotazione. L’isola rappresenta uno dei pochi esempi di scienza “in mare” gestita da un’università italiana, e i catanesi spesso non ne conoscono neanche l’esistenza.
Un ecosistema fragile e affascinante
L’ambiente naturale dell’Isola Lachea è unico: ospita specie endemiche come il lucertolone Podarcis sicula ciclopica, presente solo qui, oltre a una vasta biodiversità marina protetta. Gli scienziati dell’ateneo catanese studiano da decenni l’equilibrio tra flora, fauna e impatto antropico, contribuendo alla conservazione della costa ionica.
Inoltre, le acque attorno all’isola sono meta di immersioni scientifiche e didattiche, dove è possibile osservare fondali basaltici e specie mediterranee rare.
La piccola Lachea tra archeologia e natura
Sull’isola sono stati scoperti anche reperti archeologici risalenti al Neolitico, tra cui strumenti in ossidiana e resti ceramici, oggi custoditi nel museo dell’isola. Ciò dimostra che l’isola fu abitata o frequentata fin da epoche preistoriche, probabilmente come punto di osservazione o luogo rituale.
Questo mix tra scienza, natura e storia antichissima, racchiuso in pochi metri quadrati, rende l’Isola Lachea un microcosmo affascinante e irripetibile, legato profondamente alla cultura catanese.